Piccoli cambiamenti

Facebook è l’unico social network che frequento abitualmente e vi ho anche creato una pagina dove condivido gli aggiornamenti di questo blog, dove pubblico in anteprima alcune delle immagini che poi finiranno nelle gallerie, ma anche tutte quelle immagini delle uscite fotografiche che, più o meno volutamente, non trovano spazio sul mio sito.
E’ per questo che, nonostante non sia più molto pratico di web editing, sto comunque cercando di aumentare l’integrazione tra sito e Facebook stesso.

Sono piccoli cambiamenti, ma abbastanza significativi; in homepage, ad esempio, al posto del messaggio di benvenuto (divenuto ormai obsoleto) figurano solo l’elenco degli ultimi post del blog e la possibilità di cliccare “Mi piace”, così come lo stesso avviene ora con la sidebar del blog prima della tag cloud.
Altro importante cambiamento è rappresentato dai pulsanti “Mi piace” e “Invia” di Facebook direttamente sotto ad ogni post del blog, che sono invece andati a sostituire i pulsanti per la condivisione su Twitter, MySpace, ecc. dato che sono social network che non seguo e per i quali mi mancava completamente la visibilità.

Un altro piccolo ma per me importante cambiamento è dato dalla disattivazione del tasto destro del mouse. Se da un lato è vero che il web può darti grande visibilità, è vero anche che spesso l’utilizzo che può essere fatto delle proprie immagini non è quello che ci si è preposti.
Mi è capitato recentemente di vedere un’intera galleria delle mie fotografie pubblicata su una pagina Facebook di cui non conoscevo l’esistenza fino a quel momento. Sebbene sia stata la stessa autrice della pagina a dirmi di aver usato alcune mie immagini (e per questo la ringrazio), da un lato ciò mi lusinga perché significa che sono apprezzate, ma dall’altro va contro quelli che erano i miei propositi iniziali. Dunque per tutelare il mio operato, seppur solo in parte, ho deciso di limitare le operazioni che possono essere eseguite su queste pagine.
Se volete scaricare una delle mie fotografie, comunque, nulla vi vieta di mandarmi una mail 😉

Ancora niente salamandre…

Chi mi segue saprà bene che da un paio d’anni alcune delle mie uscite sono dedicate alla salamandra pezzata, anfibio particolarmente vistoso per la sua colorazione nera a macchie gialle. Questo simpatico animaletto era frequente nei nostri boschi, ma da diversi anni non se ne vedono più molte. Ricordo che quand’ero piccolo bastava una giornata di pioggia per vederle lungo i sentieri nei boschi o lungo i Waalweg sparsi nel Burgraviato; ma oggi a quanto pare non è più così.

Lo scorso venerdì l’amico Mirko Masieri ha avuto fortuna ed ha avuto modo di scattare diverse foto, pubblicate sul suo profilo Facebook. Io quel giorno lavoravo, ma avevo avuto la stessa idea per il fine settimana; anche se poi a me non è andata altrettanto bene nonostante il meteo estremamente favorevole. Domenica c’era una continua alternanza di pioggia e schiarite, ma di salamandre nemmeno l’ombra.
Morale della favola… sono finito nuovamente a fotografare funghi e insetti.

Ma va bene lo stesso. In quel paio di ore trascorse da solo ho comunque avuto anche modo di riflettere sull’approccio che mi sembra di avere ultimamente nelle mie uscite fotografiche, più simile a quello di un cacciatore che a quello di un naturalista. Devo ricominciare ad osservare tutto ciò che mi circonda anziché fossilizzarmi su di un unico obiettivo… forse così torneranno ad essere i soggetti che cercano me e non viceversa!

Ultima uscita d’estate

L’estate quest’anno è volata. Mai come quest’anno ho preso così poco in mano la fotocamera. Ma d’altro canto, come più volte ho detto, la fotografia per me è soltanto un hobby e, in questo caso, casa e famiglia hanno avuto la precedenza. Nell’estate che si è appena conclusa ho dedicato tutte le mie energie al trasloco nel nuovo appartamento, atteso da ormai 11 lunghi anni: cucina e salotto da scegliere, lavori da seguire, mobiletti da montare, cose vecchie ed inutili da buttare e soprattutto… tante tante scatole in giro per casa!

Perfino le mie ferie quest’anno sono state dedicate interamente al trasloco. Ora però io e la mia famiglia siamo nella nuova casa; ci sono ancora vari lavoretti da fare ed alcune cose da sistemare, ma il grosso è fatto. Così, quando Mirko mi ha chiesto di andare a fare qualche scatto, seppur con qualche esitazione ho deciso di unirmi alla compagnia.
Quindi lo scorso sabato, di buon mattino, Mirko, Anita ed io ci siamo diretti verso Tesimo, nella zona del biotopo di S. Ippolito che abbiamo constatato in più di un’occasione essere piuttosto interessante per la fotografia macro.

L’uscita di per sé è cominciata in modo piuttosto scialbo; speravamo di trovare qualche soggetto interessante, ma la ricerca è stata piuttosto infruttuosa.
In un prato, vicino al biotopo, qualche timido segno di vita si lasciava intravedere nell’erba: crochi autunnali, alcune cimici, api e bombi semiaddormentati e ragni di vario tipo. Ma nulla a che vedere con quanto ci aspettavamo. Ciò nonostante mi son divertito a mettere alla prova il mio nuovo plamp autocostruito, realizzato con il braccetto snodabile di una torcia per lettura ed una piccola pinza per giardinaggio: leggero, pratico, versatile ma probabilmente non riproducibile perché non ho idea di dove trovare lo stesso tipo di braccetto dato che era di una torcia avuta in omaggio in banca  🙂


Altro esperimento della mattinata è stato quello di una macro con rapporto di ingrandimento decisamente superiore al classico 1:1.
Mirko ed Anita si son fatti prendere dalla “moda” degli obiettivi invertititi ed infatti erano dotati entrambi di 24mm con anello di inversione; è una tecnica che mi ha sempre affascinato per i grandi ingrandimenti che si riescono ad ottenere, ma non l’ho mai utilizzata per due motivi strettamente collegati tra loro: in primis perché rende quasi obbligatorio l’utilizzo del flash e, come conseguenza, a distanza di anni ancora non sono convinto dei colori che, a mio avviso, vengono resi un po’ innaturali dal lampo di luce artificiale.
Nonostante tutto, però, volevo comunque cimentarmi in qualche scatto un po’ particolare: il ragno che vedete nell’immagine qui sopra (seconda fotografia) è stato ripreso con la Canon EOS 7D (sensore ridotto con fattore ingrandimento 1.6x) + Canon EF 180mm Macro + 3 tubi di prolunga (12-24-36mm) + Canon extender 1.4x. Non so di preciso a quanto corrisponda l’ingrandimento reale, ma dovremmo essere intorno a 2.5:1 se non oltre.

Il resto della mattinata è stata un po’ strana, con tutti e tre incerti se immedesimarci nei panni di fotografi o di fungaioli; infatti, nonostante la stagione e l’altitudine (700m), il bosco era pieno di funghi, tra cui anche diversi porcini. La seconda metà della mattinata è stata quindi incentrata sulla fotografia ai funghi, specialmente per Anita che ha passato qualcosa come un’ora e mezza sempre sullo stesso porcino!  :laugh:

Aggiornamenti e social network

Penso di aver scritto decine di volte di voler essere più costante negli aggiornamenti del sito e nella pubblicazione di piccoli resoconti qui sul blog. Ma poi, come sempre, gli impegni prendono il sopravvento ed è così che il mio ultimo post sul blog risale al 28 maggio scorso; dopo un inizio primaverile promettente si è di nuovo stabilita la calma piatta. E, come di consueto, ho dovuto aspettare di essere a casa con l’influenza per dedicarmici nuovamente…

Ho tentato di convincermi che la colpa fosse degli impegni della vita di tutti i giorni: il lavoro, il figlio, la casa, il trasloco. La realtà è che mi è mancata un po’ la voglia! Sì, perché se da un lato è vero che le mie fotografie tendono a sedimentare sull’hard disk anche per mesi prima che io riesca a trovare il tempo e la voglia per metterci mano, è però vero anche che non ci metterei poi molto a prendere alcune delle immagini dell’uscita (anche senza elaborazione) ed a metterle qui sul blog scrivendo qualche riga. Finora ho sempre aspettato a pubblicare qualcosa sul blog fino al momento in cui avessi avuto tutti gli scatti postprodotti. Per forza che così non scrivo mai nulla!
Però potrei scattare in JPG+RAW ed utilizzare i JPG per una pubblicazione più immediata qui sul blog. Vabbè dai… per l’ennesima volta mi riprometto di essere più costante. Ce la farò? :sospiro:

Tra l’altro è una cosa che già faccio su Facebook…
Mmmm… già, forse è anche questo il problema. Ora con i social network il rapporto con le persone è più diretto; un “mi piace” o un commento sulla foto ti fa subito render conto del gradimento da parte degli altri. Sicuramente più che in un blog isolato (che non fa parte cioè di una community di blogger) dove il visitatore è meno abituale, più casuale.
Mollare il blog per Facebook? Forse sarebbe una soluzione, ma preferisco mantenere una certa integrazione tra le due piattaforme. Chissà se prima o poi avrò la volontà di perseguire questo scopo. Magari adesso che finalmente ho traslocato (per l’ultima volta finalmente! :zomp: ) e che ho preso un po’ di distacco dal lavoro potrebbe essere la volta buona… staremo a vedere!

Secondo classificato al concorso di Guide Dolomiti

E’ solo una piccola soddisfazione, ma anche una delle prime in questo senso.
Nonostante siano anni che fotografo per passione, ho partecipato solo a qualche mostra collettiva del Fotoclub Immagine di Merano (di cui sarei socio… se avessi il tempo di andarci) e mai finora a concorsi fotografici, ad esclusione di quelli un po’ “tarocchi” (passatemi il termine) organizzati online da Canon e Leica, il cui esito era fin troppo legato alle amicizie che si avevano più che alla qualità dei propri lavori.

Recentemente, per ravvivare un po’ la cosa e mettermi alla prova anche sulla scelta degli scatti, ho deciso di cominciare a partecipare a qualche iniziativa in più, spulciando tra i vari concorsi fotografici per vedere se ce ne fosse qualcuno adatto alla mia fotografia. Per alcuni non ritenevo di avere lo scatto giusto, ma per un concorso sul tema “L’acqua e la montagna: pioggia, laghi, torrenti, cascate in ambiente montano” speravo di avere qualcosa di buono da dare.
Ed a quanto pare uno dei miei scatti è stato apprezzato dalla giuria di Guide Dolomiti che hanno scelto la foto “Inside the rainbow” (la prima a sinistra) come seconda classificata del concorso.

La fotografia in questione è stata scattata qualche anno fa in compagnia dell’amico Paolo ai piedi della cascata di Parcines. Il sole di una fresca mattinata di maggio ha creato, come spesso accade, un piccolo arcobaleno ai piedi della cascata. Ho fatto qualche scatto inquadrando per intero il salto d’acqua con il grandangolo, ma le foto erano piuttosto banali. E’ a quel punto che mi è venuto in mente di montare il teleobiettivo (Canon 30mm f/4) per concentrare l’attenzione sull’arcobaleno.
Ed infatti il risultato è stato decisamente più interessante!

Ho visto scatti probabilmente più meritevoli, ma probabilmente come scrivono gli stessi organizzatori «a fare la differenza, una volta ancora, è stata la “ricerca fotografica”».
Trattandosi di un concorso ad iscrizione gratuita per il secondo classificato non c’era alcun premio. Ma è comunque un buon risultato. E se riesco ad essere un po’ più costante con la mia attività fotografica… chissà che non sia seguito da altri!

Incontro inaspettato

Incontro inaspettato ed inedito aggiungo, perché il protagonista di questo incontro lo conoscevo solo di nome, ma non lo avevo presente nella mia mente; solo quando sono arrivato a casa, guardando le fotografie e consultando la guida, sono riuscito ad identificarlo. Parliamo del voltolino (Porzana porzana), un piccolo rallide migratore piuttosto raro da osservare che nella mia ignoranza inizialmente avevo scambiato per un porciglione (Rallus aquaticus).

Voltolino

Di ritorno da Velturno, dove con Anita, Eleonora e Massimo siamo andati a fotografare le pulsatille ho deciso di fermarmi a vedere se trovavo il martin pescatore.
Stavo osservando e fotografando dalla macchina un giovane airone cinerino lungo i canali d’irrigazione nelle campagne di Postal/Gargazzone, quando dietro di lui spunta un piccolo gallinaceo. All’inizio pensavo appunto fosse il “solito” porciglione, ma mi sembrava un po’ troppo confidente, al punto che sono riuscito ad avvicinarmi per fotografarlo anche scendendo dall’auto (cosa che con il porciglione sarebbe stato impossibile).
Poi osservandolo mi son reso conto che era abbastanza diverso perché il becco è decisamente più corto e non si trattava nemmeno di una giovane gallinella d’acqua (Gallinula chloropus). Di cosa si trattava allora? Arrivato a casa, sfogliando le pagine di “Uccelli d’Europa”, ecco svelata la misteriosa identità: voltolino, confermato anche dai birdwatchers della lista locale di EBN Italia.

E’ stata una piacevole sorpresa, perché è un dato interessante per la nostra regione e perché cercando un po’ di informazioni su di lui mi sono imbattuto nel sito uccellidaproteggere.it dove a proposito del voltolino si legge: «Avvistare un Voltolino è un evento memorabile. Nidifica in pochissime zone, e anche in quelle in cui è regolarmente presente ama starsene ben nascosto tra i canneti».

Ho inserito due scatti del simpatico voltolino (di cui uno è quello pubblicato qui sopra) e due del citato airone nella galleria “Avifauna“.

Salamandre malefiche!

Ovviamente sto scherzando… le salamandre sono animali estremamente affascinanti e lungi da me definirli “malefici”. Ma un pochino oggi ci han fatto penare…
Previsioni meteo 07.04.2012Nonostante il meteo avverso oggi avevo proprio voglia di fare qualche scatto, così mi son messo d’accordo con l’amico Mirko per il pomeriggio, sperando di non prendere troppa acqua. Le previsioni del servizio metereologico della Provincia di Bolzano recitavano: «Cielo generalmente nuvoloso. Nel pomeriggio i rovesci si estenderanno su tutta la provincia, localmente saranno possibili anche temporali. Limite della neve sui 1700 m, in calo verso sera lungo la cresta di confine a 1000 m. Contemporaneamente nelle vallate inizierà a soffiare il föhn da nord, anche di forte intensità, e le precipitazioni saranno in esaurimento. Temperature massime comprese fra 7° e 16°».
Azzeccate? Mica tanto. Alle 13.00 pioveva a dirotto un po’ ovunque e ad un Mirko piuttosto demotivato ho proposto appunto di andare in cerca di salamandre; ma già dalle 14.00 è iniziato ad uscire il sole. La meta è comunque rimasta quella di Montefranco, in cerca degli anfibi neri a pallini gialli.

Alle 14.30 ci siamo trovati a Sinigo ed in poco più di 10 minuti siamo arrivati nella prima location prescelta. Scendiamo dalla macchina, facciamo 50 metri di numero… ecco una salamandra! «WOW – pensiamo – che culo!». Ma la bestiola in men che non si dica si infratta in un buco e non esce più. Manco a dirlo, non ne abbiamo viste altre in tutto il pomeriggio :verysad:

Cambiamo zona e ci dirigiamo in un luogo vicino ad un ruscello dove mi sembra sia l’ambiente adatto per trovarne qualcuna. Strada facendo ci fermiamo vicino ad uno stagno dove una poiana, a nemmeno 10 metri dalle nostre teste (e anche qui ovviamente la fotocamera era inservibile), lancia il suo caratteristico fischio e si sposta, lanciandosi poi in picchiata giù per la scarpata.
Scendiamo di nuovo dall’auto, percorriamo a piedi di nuovo 50 metri di numero e su un masso, vicino ad un muretto a secco, Mirko mi fa notare un carbonasso (un biacco melanico, piuttosto diffuso in zona). Ovviamente non c’è nemmeno il tempo di tirar fuori la fotocamera che anche lui si infratta velocemente tra i sassi. Sigh :drop:
Proseguiamo per un centinaio di metri ed arriviamo nel posto prescelto. Cerchiamo ancora le salamandre. Nulla. A quel punto ho deciso di comunque di tirar fuori la fotocamera dallo zaino e di mettermi a scattare qualche fotografia alle felci che in questo periodo iniziano a popolare il sottobosco.

felce03

E’ quasi ora di rientrare. Mi fermo ancora un attimo per un primissimo piano di due piccoli fiorellini lungo il sentiero e mentre sono intento a scattare sento un verso a me già noto: quello di uno scoiattolo ed è anche molto vicino. Mi giro, lo vedo. Ma il 300mm è nel bagagliaio dell’auto di Mirko e per il 180 macro non c’è abbastanza luce. Ok…
Ma la vera chicca deve ancora arrivare. Siamo alla macchina, mettiamo via tutto e ci apprestiamo a tornare verso casa. Sul mio cellulare (che era nello zaino e che non ho sentito) ci sono 6 chiamate non risposte e un messaggio di Maurizio Azzolini, nome noto del birdwatching non solo a livello locale, con scritto: «Non riesco a contattarti. Al Valsura ci sono 4 aironi guardabuoi e 1 airone rosso. Siamo tutti qui!»
Ma vaff…. 😛

Pulsatille a Velturno

Pulsatilla montanaSembra incredibile, ma sono 3-4 anni ormai che cercavo di fotografare la pulsatilla comune (Pulsatilla montana) senza troppi risultati. In qualche caso sono arrivato troppo tardi, quando i fiori erano già quasi tutti sfioriti, in altri quando invece c’era il vento a rendere impossibile ottenere uno scatto decente di questo bellissimo fiore primaverile, chiamato anche “Fior di Pasqua” per la caratteristica di fiorire proprio nel periodo delle festività pasquali.
Ed un motivo era anche il fatto che l’unico posto che conoscevo (scoperto con l’amico Paolo) si trovava a Naturno, lungo una passeggiata ai margini del Parco Naturale del Tessa dove tutta l’area è recintata e solo in pochi punti è possibile accedere e non necessariamente in questi punti si trovano i fiori in questione. Senza contare il vento che spira costantemente sulla Val Venosta…

Fortunatamente quest’anno le cose sono andate diversamente perché grazie ancora una volta agli amici della Manifattura Fotografica ho scoperto una nuova location, facile da raggiungere e piena zeppa di questi fiorellini affascinanti.
Il posto si trova a Velturno in Val d’Isarco, sul versante orografico destro della montagna tra i comuni di Bressanone e Chiusa e si rivelato non solo proficuo, ma bello da starci per il paesaggio sulla valle e l’aria pura che vi si respira. Compagni di uscita Anita, Eleonora e Massimo.

Anita all'operaScambio di foto con MaxEleonora sfida i suoi nemici ragni per fotografare le pulsatille

Le previsioni meteo erano piuttosto incerte quella mattina e sicuramente il tempo ha influito sulle foto, perché sarebbe sicuramente stato bello arrivare e trovare i fiori coperti dalle goccioline dell’umidità del mattino (erano previste nubi basse); invece il paesaggio intorno a noi si presentava estremamente brullo e secco, senza alcuna traccia di rugiada, ed il sole ci ha accompagnato tutto il tempo, rendendo i contrasti e le ombre un po’ più difficili da gestire.

Ferro di cavalloMa tutto sommato non mi posso lamentare dei risultati, di certo migliori di quelli degli anni passati.
Che sia stato il ferro di cavallo trovato nel campo a portarmi un po’ di fortuna?
Mi è piaciuto tornare a sdraiarmi nell’erba, con la faccia rasoterra, per cercare la migliore inquadratura per fotografare le pulsatille. Mi han detto, a posteriori, che quella è una delle zone dell’Alto Adige più ricca di serpenti ed effettivamente sia io che Anita abbiamo notato molti buchi nel terreno… poco importa. Anzi, speravo in un incontro (magari non troppo ravvicinato :suspect: ) con qualche rettile strisciante da immortalare con il mio obiettivo, ma non ne ho avuto il piacere…

A breve caricherò le immagini migliori nelle gallerie (devo completare la selezione di qualche altro scatto), ma nell’attesa ecco una piccola anteprima

Sboccio di pulsatilla montanaPulsatilla montanaGruppo ambientato di pulsatilla montana

Guestbook disattivato

Mio malgrado sono costretto a disattivare il guestbook… purtoppo risulta essere solo veicolo di spam e poco utile ai fini del sito. Se volete contattarmi potete inviarmi una e-mail all’indirizzo che trovate nella pagina “contatti” o diventare “fan” della mia pagina Facebook all’indirizzo seguente:

http://www.facebook.com/GiorgioPerbelliniPhotography

Apre la sezione “Eventi e reportage”

Era parecchio tempo che volevo farlo, ma non ero del tutto sicuro che una sezione “Eventi e reportage” si adattasse ad un sito completamente incentrato sulla fotografia naturalistica. Tuttavia è vero anche che non bisogna fossilizzarsi su di un unico genere e se si segue questa logica è bello anche mostrare e condividere la propria produzione.
Ecco perché, facendo seguito alla loro pubblicazione sulla mia pagina fotografica su Facebook, ripropongo anche qui alcune serie di scatti di reportage degli ultimi anni. Per il momento ho messo online 2 serie, ma presto aggiungerò anche un reportage realizzato all’interno dei locali del tribunale di Bolzano e le fotografie della prima edizione dei giochi cavallereschi (Südtiroler Ritterspiele) di Sluderno.

Attenzione! Per tenere comunque separata quella che è la mia produzione naturalistica da questa nuova sezione, le gallerie si sdoppiano. Osservando il menu in alto noterete che è presente la voce “Gallerie natura” dove ci sono allo stato attuale 14 gallerie divise per soggetto (fiori, paesaggio, ecc.), mentre alla voce “Eventi e reportage” troverete appunto questa nuova sezione all’interno della quale saranno raccolte le singole serie di immagini con una breve presentazione.

Buona visione!

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