diario di viaggio: Scozia 2007

Viaggio di nozze in Scozia (Giugno-Luglio 2007)

Viaggio in Scozia – giorno 10

Siamo oramai sulla strada di casa, sulla A22 del Brennero. Il viaggio di ritorno nel complesso è andato bene, anche se in aereo siamo stati “sballottati” un po’ di più rispetto all’andata.

Questa mattina Alessandro, incaricato del nostro trasferimento in aeroporto ad Edimburgo, è venuto a prenderci con largo anticipo rispetto all’orario previsto per la nostra partenza, ma con gli avvenimenti degli ultimi giorni era necessario per evitare intoppi al check-in ed ai controlli di sicurezza. Fortunatamente con quest’ultima non abbiamo avuto particolari problemi: in altre occasioni, quando si sono verificati attentati, non facevano portare nulla nel bagaglio a mano. E se non mi facevano portare il corredo fotografico, pensate che sarei salito sull’aereo?

Ad ogni modo questa mattina, mentre eravamo in aeroporto ad Edimburgo ad aspettare l’imbarco, la tv locale (BBC credo) dava come notizia l’evacuazione del terminal 4 dell’aeroporto di Londra Heathrow… decisamente poco piacevole come notizia! Fortunatamente noi dovevamo fare scalo a Londra Gatwick, ma la situazione non era affatto confortante.
Ed in effetti qualche problemuccio lo abbiamo avuto, molto probabilmente proprio a causa di questa parziale chiusura del più importante aeroporto di Londra. Già… prima di tutto il nostro volo da Edimburgo è partito con 45 minuti di ritardo, poi arrivati a Londra abbiamo dovuto volare in cerchio sopra la capitale inglese per quasi mezz’ora in attesa di avere l’autorizzazione all’atterraggio. E non era una bella situazione dato che intorno a noi, assieme alla pioggia, si vedevano fulmini e saette.
Da Londra comunque è andato tutto bene. Siamo partiti puntuali ed arrivati a Verona perfino con un leggero anticipo. Stanchi, ma estremamente felici per lo splendido viaggio che ci stiamo lasciando alle spalle.

Ed ora, sulle note di Amazing Grace, facciamo ritorno a casa, dove riprenderemo la routine quotidiana.
Con la Scozia che rimarrà a lungo nel nostro cuore!

Viaggio in Scozia – giorno 9

Eccoci finalmente ad Edimburgo!
Dopo la breve panoramica di ieri, oggi abbiamo avuto il tempo di visitare la città con un po’ più di calma e scattare un bel po’ di foto agli splendidi palazzi e monumenti che ovunque si vedono. So che qualcuno storcerà il naso, ma credo che la spettacolarità di questa città possa essere paragonata a quella di Roma! Non per niente la parte vecchia della città è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Nella prima parte della mattinata, Anna ci ha accompagnato, a piedi questa volta, per strade e vicoli della Edimburgo vecchia, anche se la prima tappa a pochi metri dal nostro albergo è stata la nuova sede del parlamento scozzese, costruito ed inaugurato di recente. Qui abbiamo assistito ad incredibili procedura di sicurezza per l’ingresso: all’entrata, infatti, ben 4 guardie perquisivano a fondo le persone e le auto, aprendo cofano, bagagliaio e guardando perfino sotto l’auto con un apposito specchio. L’avete mai visto fare in Italia?
Poco dopo siamo passati davanti al palazzo di Holyroodhouse, residenza della regina, che però non era visitabile proprio a causa della presenza della regina che in questi giorni si trova ad Edimburgo. E, anzi, ovunque intorno c’erano poliziotti e controlli di sicurezza… impossibile avvicinarsi perfino ai cancelli!
E poi ancora lungo la “Royal Mile“, la via principale di Edimburgo (lunga, appunto, circa un miglio), e dentro per i vicoletti che da essa si dipartono, alla scoperta dei vari volti di una città ricca di storia. Tra le soste, anche quella alla cattedrale di St. Giles dove un intero coro si è esibito in canzoni tradizionali. Ed infine siamo arrivati allo spettacolare castello di Edimburgo, piantonato dalle guardie della regina.


La visita libera del castello è durata parecchio, anche perché di cose da vedere ce ne sono molte. Non abbiamo visto tutto, ma la parte più affascinante è sicuramente la ricostruzione delle celle, dove tutto è riproposto con una dovizia di dettagli davvero impressionante. Sono state riprodotte perfino le voci e le ombre dei prigionieri…
Abbiamo poi assistito al cambio della guardia e verso le 13.00, dopo esserci persi lo sparo del cannone che fa da segnale orario, siamo usciti dal castello ed in preda alla nostalgia di casa io e Jenny ci siamo infilati in uno dei tanti ristoranti italiani della città: finalmente una pasta come si deve!
Nel pomeriggio io e Jenny, su indicazione di Anna, abbiamo prima girato per negozi, poi siamo scesi sulla Princess Street dove si trovano i magnifici giardini e da cui è ben visibile tutta la parte vecchia della città: spettacolare!


La degna conclusione della giornata è stata una lussuosissima “serata scozzese” che prevedeva la cena con piatti tipici (incluso il famosissimo haggis, di cui ho mangiato la versione vegetariana) nonché uno spettacolo di balli e musica davvero ben preparato.
Domani è il giorno della partenza; lasceremo questo Paese con un po’ di tristezza, ma anche con un po’ di preoccupazione per i vari problemi con il terrorismo di questi giorni.


Viaggio in Scozia – giorno 8

Pioggia, pioggia, pioggia. Quella di oggi è sicuramente stata la giornata più piovosa, con pochissimi momenti di tregua. Uno di questi è stato durante la visita al castello di Blair che, nonostante la nazionalità scozzese dell’ex primo ministro inglese, con Tony Blair non ha nulla a che fare.
Il castello, raggiunto dopo poco più di un’ora di viaggio, ci ha impressionato sia dentro che fuori: all’interno c’è una collezione di armi incredibile, tutte appartenute all’esercito dei duchi di Atholl (i duchi di Atholl sono gli unici in tutto il Regno Unito a poter disporre di un proprio esercito personale), oltre a stanze e quadri stupendi; all’esterno invece c’è un parco enorme e stupendo, inserito in un’enorme tenuta in cui trova spazio perfino un campeggio!

Il giro è proseguito per il paese di Dunkeld dove ci attendeva la visita alla cattedrale che è parzialmente in rovina, ma che nella parte ancora in piedi viene utilizzata per le quotidiane funzioni. All’interno della chiesa abbiamo assistito all’esebizione di una cantante in “Amazing grace“… ed in quel contesto ci ha fatto letteralmente venire la pelle d’oca. Immancabili, anche se un po’ macabre, le foto al circostante cimitero con relative croci celtiche.
Ulteriore tappa a Stirling, dove abbiamo visitato il castello che rispetto a quanto visto fino ad oggi un po’ ci ha deluso: da fuori è molto bello e caratteristico, ma gli interni sono spartani e parzialmente in fase di restauro. Dalle mura si apre la vista sulla città e sul monumento dedicato al famoso William Wallace.


Finalmente nel pomeriggio siamo arrivati ad Edimburgo, una città che ci ha tolto il fiato per la sua bellezza già dal giro panoramico che abbiamo fatto in pullman, prima di arrivare in albergo. Per il momento non ho scattato foto perché domani mattina Anna ci porterà a visitare il castello e poi avremo la giornata libera per ammirare le bellezze della città!
A proposito di albergo… alla fine del nostro viaggio abbiamo raggiunto il top! La stanza è grandissima, il bagno spazioso ed il servizio merita davvero le 4 stelle. Questa catena dei Mac Donald Hotels (la stessa dell’albergo ad Aviemore) è decisamente valida.
In compenso siamo un po’ preoccupati per il viaggio di ritorno… Già ieri in autobus si vociferava, ma non avevamo ben capito a cosa si riferivano alcuni nostri compagni di viaggio. Oggi, invece, accendendo la tv abbiamo saputo degli attentati sventati agli aeroporti di Londra e Glasgow… speriamo bene!

Viaggio in Scozia – giorno 7

Probabilmente quella di oggi è stata e resterà la tappa più bella dell’intero viaggio, un po’ grazie al tempo clemente che ci ha fatto apprezzare paesaggi mozzafiato, un po’ per i luoghi visitati e, personalmente, per le soddisfazioni fotografiche serali. Ma andiamo con ordine…

La strada che abbiamo seguito dal mattino era probabilmente la più affascinante finora. Sulla nostra destra quasi sempre si vedevano i monti delle Highlands, mentre a sinistra ci accompagnavano le acque del Mare del Nord che proprio nella zona di John O’Groats, dove siamo stati ieri, si incontrano con l’oceano. Al largo, ma non molto lontane dalla costa, due piattaforme petrolifere alimentate da un impianto eolico ben visibile anche ad occhio nudo.
Dopo poco più di un’ora di strada siamo arrivati al magnifico castello di Dunrobin, tuttora abitato dai Duchi di Sutherland, che finora è il più bel castello visto durante il nostro viaggio. Non solo all’interno vi è una ricchissima collezione di oggetti d’arte ed antiquariato, ma gli esterni sono veramente splendidi, dall’architettura del castello al vasto e verdissimo parco.
Dopo la visita al castello, tra l’altro, abbiamo assistito ad una dimostrazione di volo di uccelli rapaci, perfettamente addestrati da un falconiere. E’ vero che la falconeria è una pratica criticabile, ma in un Paese come la Scozia, dove la cultura della caccia è ancora viva, non ci si può aspettare che non venga utilizzata. Fortunatamente, come per le dimostrazioni di volo del Centro Recupero Avifauna di Castel Tirolo, anche qui la falconeria viene usata anche a scopo didattico ed informativo.

Dopo il pranzo, consumato nella Tea House del castello, un’altra oretta di pullman fino a raggiungere la piccola ma famosa distilleria del whisky Glenmorangie, a Tain, dove siamo stati condotti in un affascinante viaggio nei segreti del whisky scozzese.
Karen, la guida della distilleria, con il supporto di Anna nel ruolo di interprete, ci ha mostrato le varie fasi della lavorazione tra le quali la fermentazione del malto d’orzo nelle apposite vasche e quella affascinante della distillazione. Quest’ultima viene effettuata in 8 speciali alambicchi, che con la loro altezza di 5,13 metri sono i più alti di tutta la Scozia.
Non meno importante la fase dell’invecchiamento nei barili, effettuata in appositi magazzini di pietra nei pressi della fabbrica, che alla Glenmorangie si differenzia in base alla tipologia di whisky da produrre. E per finire… l’immancabile assaggio offerto dal personale della distilleria ed i successivi acquisti da portare ai parenti.



Usciti dalla distilleria, un elicottero militare è passato a brevissima distanza da noi. A quanto pare questi voli radenti sono una pratica comune per i militari britannici! Comunque nel pomeriggio abbiamo proseguito per Inverness, dove ci siamo nuovamente fermati, per arrivare finalmente ad Aviemore.
Ad Aviemore, fin da subito, ho notato dei movimenti strani nei prati circostanti. E man mano che giravamo per le strade della cittadina ne ho avuto la conferma: ovunque ci fosse del verde scorazzavano indisturbati dei simpaticissimi coniglietti selvatici! Ce ne sono a migliaia, stando alle parole di Anna…
Questi piccoli coniglietti sono molto carini e ben adattati alla vita cittadina, ma sono anche molto diffidenti. Con un po’ di pazienza, comunque, sono riuscito a scattare parecchie foto carine! Ve ne mostro una delle tante, che sicuramente al mio ritorno finirà nella gallery del mio sito…

Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)

Quasi dimenticavo: l’albergo, qui ad Aviemore, è spettacolare. Peccato per i letti separati, ma il servizio è ottimo e la stanza ampia e confortevole, con una bella vista sul parco. FINALMENTE!!

Viaggio in Scozia – giorno 6

Oggi giornata alternativa!
Il programma del tour prevedeva, questa mattina, l’imbarco sul traghetto che da John O’Groats porta alle isole Orcadi dove avremmo dovuto visitare la cappella italiana, la cattedrale di St. Magnus ed il sito archeologico di Skara Brae. Arrivati a John O’Groats però, causa mare un po’ troppo agitato per i nostri gusti, io e Jenny abbiamo deciso di rientrare a Thurso; così abbiamo fatto un giro tra i negozietti del villaggio di John O’Groats (che prende il nome dal mercante olandese Jan de Groot) e siamo tornati indietro con l’autobus di linea numero 80.
La scelta è stata azzeccata. Non solo abbiamo potuto godere un po’ meglio della vita del posto, attraversando con l’autobus anche i piccoli villaggi, ma per qualche ora ci siamo immersi tra la gente del luogo senza guide o altri compagni di viaggio e ci siamo presi il tempo per stare un po’ insieme.
Oltretutto il ritorno in autobus mi ha permesso di vedere (anche se non fotografare) nei campi una varietà di avifauna che lungo la strada principale non avevo notato: avocette, pavoncelle ed altri trampolieri, gabbiani, corvidi vari, aironi… insomma… tutte ottime informazioni per un’eventuale ritorno in Scozia!

A pranzo siamo stati a mangiare in un pub, dove nonostante la scarsa conoscenza dell’inglese ce la siamo cavata in qualche modo, mangiando le baked potato che oramai stanno diventando il simbolo del nostro viaggio (anche perché non c’è molta varietà di pietanze, qui in Scozia).
Nel pomeriggio, poi, siamo andati sulla spiaggia di Thurso, lasciata libera dalla bassa marea, dove finalmente sono riuscito a fotografare abbastanza bene quei trampolieri che da giorni “inseguivo” e che nel frattempo ho scoperto essere beccacce di mare.
E’ incredibile come la gente qui sia abituata al freddo: mentre io e Jenny eravamo imbottiti con felpa e giacca a vento, dei ragazzini entravano in acqua in canotta e pantaloncini corti. E’ vero che c’era il sole, ma il vento che spira dall’oceano vi posso assicurare che è davvero gelido!


Nel complesso è stata una bellissima giornata e finalmente abbiamo avuto il tempo di scrivere le cartoline e girare per negozi senza fretta. Tutto sommato, poi, dal racconto dei nostri compagni di viaggio, non ci siamo persi molto se escludiamo il matrimonio scozzese alla cattedrale di St. Magnus. E un po’ mi dispiace non aver visto l’insediamento neolitico di Skara Brae, ma… pazienza. Quantomeno ho avuto il tempo di fare un po’ di foto che mi interessavano!
Ah, tra l’altro alle Orcadi pensavo fosse possibile vedere un po’ di uccelli marini, tra cui i puffin (pulcinella di mare) che da tempo spero di vedere. Invece Anna, la nostra guida, ha fin dall’inizio disilluso le mie speranze. Quindi davvero non ho perso nulla! 😛

Viaggio in Scozia – giorno 5

Oggi è stato il primo giorno senza visite e penso sarà anche l’unico. Quella di oggi era una “tappa di trasferimento” per raggiungere, sempre attraverso le Highlands, la cittadina di Thurso. Durante il tragitto, comunque, abbiamo fatto molte soste fotografiche, anche se devo dire che la scelta delle location non è che mi stuzzicasse granché…

La prima sosta è stata nei pressi dell’impressionante gola di Corrieshalloch, molto interessante dal punto di vista geologico. Quello che mi ha stupito di più era il colore dell’acqua del torrente che la percorreva; in Scozia, infatti, a causa della torba presente su tutto il territorio le acque dei fiumi sono molto scure ed ambrate. Qui, mentre fotografavo alcuni fiori di digitale purpurea (che non sono il fiore simbolo della Scozia, ma che comunque sono onnipresenti!), sono stato letteralmente mangiato dai terribili midges, moscerini di appena 1mm ma che sono in grado di provocare un notevole prurito, anche perché… non si muovono mai da soli! Ed in Scozia i midges sono famosi, al punto che qualcuno gli ha dedicato un’intera pagina sul web. E non solo! C’è perfino un sito che dà informazioni sulla presenza di highland midges sul territorio!!

Abbiamo poi proseguito per Ullapool, importante località marinara di questa zona della Scozia, dove abbiamo sostato per un’oretta fino a raggiungere Durness dove ci siamo fermati per il pranzo. Qui sono finalmente riuscito a fotografare quei gabbiani con la testa nera che mi piacciono molto e che non ho ancora capito se si tratta di gabbiani corallini, abbastanza rari da noi in Italia, o di gabbiani comuni in livrea estiva…


Dopo pranzo, nonostante la pioggia, non abbiamo potuto resistere ad una breve passeggiata sulla bellissima spiaggia di Sango Beach dove finalmente abbiamo potuto toccare l’acqua dell’Oceano Atlantico e raccogliere un pugnetto di sabbia da portare a casa come ricordo. Poco più avanti, sempre sotto la pioggia, siamo scesi lungo la scogliera fino ad arrivare all’imbocco delle Smoo Cave, una serie di grotte che si addentrano nel suolo e che è possibile visitare a bordo di un gommone. Lo spettacolo di questo luogo è indescrivibile e lungo le alte pareti un po’ ovunque si sentivano urlare i gabbiani che qui, nei posti più inaccessibili, hanno il loro nido.
Verso sera siamo arrivati a Thurso, dove alloggeremo per due giorni presso l’Hotel Station; e finalmente anche la nostra stanza, nonostante le dimensioni ridotte, ha una bella vista sul paesaggio circostante. Ma la cosa più emozionante è stato sicuramente lo splendido tramonto sull’Oceano a cui abbiamo assistito poco fa in compagnia di Donatella e Silvia. Penso che da solo valesse l’intero viaggio in questo meraviglioso Paese!!


Viaggio in Scozia – giorno 4

Nonostante la stanza nelle “segrete” dell’hotel Dunollie, la scorsa notte abbiamo dormito bene, complice la stanchezza della lunghissima giornata. Oggi, per fortuna, abbiamo una stanza dignitosa anche se – apro una parentesi – abbiamo notato che in Scozia ogni albergo ha le medesime caratteristiche:

  • i pavimenti sono sempre rivestiti da umida moquette
  • i rubinetti del bagno sono divisi… i miscelatori non esistono!
  • non esiste il bidet
  • lo sciacquone del bagno va premuto 3 secondi (e con 3 dita), altrimenti non va…

E pensare che, secondo quanto ci ha detto Anna, la guida, sono stati proprio gli scozzesi ad inventare il water closet, altrimenti conosciuto come W.C.!

Ma passiamo al racconto della giornata…
Questa mattina abbiamo per prima cosa fatto il giro dell’intera Isola di Skye, il cui paesaggio tutto sommato è molto simile al resto della Scozia che fin qui abbiamo visto. Ci siamo fermati per un po’ di spese nella cittadina di Portree dove peraltro abbiamo familiarizzato con la pioggia scozzese: fina fina, ma talmente fitta che come inizia a piovere sei già bagnato dalla testa ai piedi.
Per il pranzo ci siamo fermati vicino al ponte che collega Skye alla terraferma e nel pomeriggio è stata la volta del Eilean Donan Castle, sul Loch Duich, diventato famoso per alcune scene del film Highlander che proprio qui sono state girate. Ad accoglierci c’era un suonatore di cornamusa vestito con il tradizionale costume scozzese (il kilt), mentre poco prima di andar via siamo rimasti un po’ tutti basiti quando 2 caccia britannici sono passati a non più di 50 metri d’altezza vicino al castello! 😯


Più tardi, poi, è stata la volta del famosissimo Loch Ness, dove non abbiamo visto il famoso mostro, ma le rovine del castello di Urquarth rese ancora più affascinanti da un arcobaleno che ci ha regalato delle belle emozioni…

Arcobaleno su Loch Ness

Viaggio in Scozia – giorno 3

Spero che altre giornate come questa non ci siano…
Di certo non per i luoghi visitati, davvero incantevoli, ma perchè come giornata è stata davvero pesante! La sveglia questa mattina era alle 5.00 e la partenza alle 6.00, cosa che comunque mi ha permesso di fotografare una bella alba sul Loch Fyne.

Poi siamo partiti alla volta di Oban, da cui abbiamo preso il traghetto per l’isola di Mull, la prima delle Ebridi che abbiamo visitato. La traversata è durata circa 45 minuti ed è stata molto tranquilla; il mare era calmo ed il panorama davvero stupendo! E dietro al traghetto, un gabbiano sfruttava la scia lasciandosi ammirare nel suo volo da pochissimi metri di distanza.
Ma anche lungo la strada che portava ad Oban non abbiamo potuto fare a meno di tenere gli occhi aperti: infatti a poca distanza dal pullman abbiamo visto lepri, cervi e perfino delle foche sdraiate a prendere il sole su di un piccolo isolotto!
Dall’isola di Mull, poi, abbiamo preso nuovamente un traghetto (5 minuti di traversata) che ci ha portati sull’isola di Iona dove abbiamo visitato l’abbazia e visto le prime croci celtiche, simbolo della cultura che ancora oggi sopravvive su queste isole. All’ingresso dell’abbazia c’era anche un piccolo topino, carinissimo, che sgranocchiava un biscotto…  🙂



Tornati sull’isola di Mull abbiamo completato il giro lungo la costa e a Fishnish abbiamo preso un altro traghetto per Lochaline per tornare sulla terraferma e proseguire nelle Highlands scozzesi fino all’isola di Skye, la più grande delle Ebridi, dove questa sera ci siamo fermati per la notte.
La serata si è conclusa in allegria, in compagnia tra gli altri di Gaetano e Rosella (che saluto), sulle note di musiche scozzesi suonate da un eccezionale fisarmonicista! In compenso l’albergo (Dunollie) fa piuttosto schifo: lo sciacquone del bagno è rotto e siamo relegati in una stanzetta nel seminterrato, umida e fredda! Tenetelo presente se volete fare un viaggio in Scozia…

Viaggio in Scozia – giorno 2

Questa mattina abbiamo fatto la conoscenza di Anna, la guida che ci accompagnerà nel viaggio fino ad Edimburgo e che per tutta la mattinata ci ha scarrozzato per le strade di Glasgow. In verità ci siamo già visti ieri sera in albergo, ma il suo lavoro è cominciato questa mattina.

Glasgow è la città scozzese più popolata, con oltre 1.700.000 abitanti che corrispondono a circa 1/3 dell’intera popolazione della Scozia (poco più di 5 milioni). Ed anche la più difficile da comprendere in tutte le sue sfumature architettoniche che sono profondamente legate allo sviluppo economico che ha avuto la città.
Oltre ad un giro nel centro della città, dove ovunque si vedevano i caratteristici taxi, abbiamo visitato la Cattedrale dedicata a San Mungo e visto, anche se solo da fuori, la sede dell’Università (non era visitabile a causa delle cerimonie di consegna dei diplomi).
Nell’insieme Glasgow non è particolarmente interessante dal punto di vista turistico, ma si tratta comunque di una città affascinante, certamente diversa da quelle a cui siamo abituati.


Nella tarda mattinata siamo poi partiti con il pullman per il tour vero e proprio, facendo sosta per il pranzo a Luss, sul Loch Lomond, un piccolo paese dove abbiamo avuto il primo vero impatto con la vita scozzese. E, ahimé, anche con il cibo, che a quanto pare non sembra essere granché vario… staremo a vedere nei prossimi giorni!
Nel pomeriggio, poi, sulle note della ballata “Loch Lomond” dei Corries, ci siamo diretti ad Inverary dove abbiamo visitato il castello per poi fermarci, poco più avanti, per la notte.
Nei castelli è vietato fare fotografie, ma anche da fuori il castello di Inverary fa la sua bella figura! Il resto delle fotografie le ho spese per gabbiani ed uccelli limicoli piuttosto timidi, ma molto belli, di cui ancora non conosco la specie.


L’albergo in cui dormiamo stasera è sicuramente più spartano di quello in cui abbiamo dormito a Glasgow: la stanza è piccola e con vista impalcature. Speriamo non siano tutti così…
Ah, dimenticavo! Qualcuno ci aveva detto che in Scozia non è poi così freddo. Beh… fuori c’è un vento gelido. Sarà che ci troviamo in riva al Loch Fyne, uno dei tanti fiordi lungo la costa ovest, ma con felpa pesante e giacca a vento si sta proprio bene.

Viaggio in Scozia – giorno 1

Una piccola mappa del nostro tour

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato!
Era da anni che io e Jenny pianificavamo un tour nel nord dell’Europa ed il matrimonio è stata l’occasione per fare il nostro primo vero viaggio. Domani mattina incontreremo la nostra guida, Anna, che ci accompagnerà nel tour in pullman che parte da Glasgow (dove siamo arrivati questa sera in aereo) e che attraverserà tutta la Scozia, passando per le mitiche Highlands, toccando le isole Ebridi e le isole Orcadi, all’estremo nord della Gran Bretagna, per concludersi poi ad Edimburgo.

Non sappiamo ancora cosa aspettarci da questo viaggio, anche se l’inizio non è stato troppo promettente. Infatti questa mattina a Verona sono iniziati i primi problemi
Con largo anticipo, come consigliato dall’agenzia viaggi, siamo arrivati in aereoporto scoprendo però che al check-in c’era già una notevole fila. E quando siamo arrivati a prendere i biglietti, non c’erano più posti vicini; l’unica soluzione è stata quella di pagare 75 Euro a testa di upgrade per la business class e poi correre all’imbarco dato che oramai erano passate quasi 2 ore!
E non troppo meglio ci è andata all’aeroporto di Londra Gatwick, dove la partenza della nostra “coincidenza” è stata ritardata di 45 minuti (e già avremmo dovuto aspettare 4 ore).

Nel complesso il volo è andato bene, anche se la giornata è stata piuttosto lunga e stancante. Ho notato che nonostante l’ora tarda, fuori è ancora piuttosto chiaro… penso che man mano che andremo più a nord le giornate saranno sempre più lunghe!

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