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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Il ritorno dei rospi…
Come ogni anno in questo periodo è tempo di migrazioni per i rospi ed altre specie di anfibi che, trascorso l’inverno in luoghi ben riparati, si risvegliano dal torpore per raggiungere i luoghi di riproduzione. Chi ha visto la mia galleria animali sa che gli anfibi sono un soggetto che amo molto (quasi quasi pensavo di istituire una sezione apposta dedicata agli anfibi visto il numero di foto presenti, destinate peraltro ad aumentare). E questo non solo per la relativa facilità con cui li si può fotografare, ma anche per la vita particolare che conducono e che spesso viene ignorata dalle persone.

Barriere per gli anfibi
E proprio a tal proposito devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito quando questa mattina, andato nuovamente a Monticolo nella speranza proprio di trovare i rospi, ho visto un’intera classe di ragazzini guidata dall’insegnante che raccoglieva gli animali che si trovavano lungo una barriera appositamente piazzata (una delle maggiori cause di mortalità è dovuta al traffico nel periodo delle migrazioni, pertanto spesso le zone che sono scenario di migrazioni vengono protette da barriere per evitare gli investimenti) portandoli poi ‘in salvo’ nel vicino canneto.
L’insegnante spiegava ai ragazzi alcune cose sulla riproduzione degli anfibi e li sensibilizzava nei confronti dei pericoli che corrono; a dire il vero non ho capito tutto perché parlava in tedesco (e io in tedesco non sono una cima), ma son contento che qualcuno porti avanti iniziative di questo genere. Anche se poi devo dire che non tutti hanno ben compreso ciò che stavano facendo. Qualcuno ci giocava, qualcuno li lanciava nell’acqua a 2-3 metri di distanza (uno s’è preso una ‘spanciata’ che non lo invidio!!!), ma nel complesso credo che la loro esperienza sia stata positiva.
SONDAGGIO SUL NUCLEARE!
So che le persone che leggono questo blog non sono molte, ma per quelli che lo leggono o per coloro che ci finiranno casualmente voglio proporre per qualche settimana un sondaggio sul nucleare in Italia (potete votare esprimendo la vostra preferenza qui a destra).
Sono passate diverse settimane ormai dall’inizio della campagna elettorale e anche se la questione – rispetto ad altri grandi temi come le tasse, la giustizia, la guerra e le grandi opere – è passata un po’ inosservata, alcuni dei dibattiti politici che ci sono stati riguardavano anche questo tema: il nucleare. Gli ultimi che ne hanno parlato, tra quelli che ho seguito, sono stati i ministri Scajola (Attività produttive) e Tremonti (Economia); prima di loro a sostenere la riapertura delle centrali nucleari c’erano anche il Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, supportato e difeso a spada tratta da Alessandro Cecchi Paone in una puntata di Porta a Porta. Contro il nucleare, o almeno contro quello che vede l’utilizzo di uranio, c’è chiaramente il centrosinistra, in primo luogo con i Verdi di Pecoraro Scanio che proprio ieri sera ha affrontato questo tema in un confronto con Scajola su RaiTre.
LE MOTIVAZIONI
Brevemente, ripensando a ciò che finora è stato detto, vi riporto qui le motivazioni che i “politicanti” hanno dato a supporto delle loro idee…
Centrodestra: l’Italia è un paese con un avanzato stato di sviluppo che per funzionare necessita di notevoli quantità di energia. E’ cosa recente la crisi energetica dovuta alla mancata fornitura di gas metano dalla Russia che non deve quindi essere la nostra unica risorsa. Bisogna avere più fonti di energia, tra cui appunto quella fornita dal nucleare, per non dipendere interamente o quasi dall’estero. Il nucleare è un’energia sicura che viene utilizzata in paesi come la Francia e gli Stati Uniti ed è l’unica possibilità per avere un’energia ‘pulita’ che non inquini quanto i normali combustibili (petrolio, carbone, ecc.).
Centrosinistra: l’energia nucleare prodotta dalla fissione nucleare dell’uranio è estremamente pericolosa, sia per le conseguenze che potrebbero esserci in caso di incidente (vedi Chernobyl), sia per lo smaltimento delle scorie che – va ricordato – impiegano migliaia di anni per diventare innocue. Il futuro è nella ricerca e nello sviluppo delle fonti alternative (energia geotermica, solare, ecc.) così come di un piano energetico per ridurre i consumi che, allo stato attuale, in Italia sono molto elevati. A titolo d’esempio s’è citato proprio l’Alto Adige (da cui vi scrivo) dove, rispetto al resto d’Italia, pare si consumi 1/4 dell’energia.
E voi a riguardo cosa ne pensate? Sareste favorevoli alla riapertura delle centrali? Partecipate al sondaggio!!
Il “pigeon” ha fatto il nido!
Erano già alcuni giorni che un “pigeon” (come li chiamiamo io ed il mio collega Simon) bianco girava sul davanzale della saletta server in cui lavoriamo. In questi giorni spesso lo vediamo passare o fermarsi sulle impalcature che in questi mesi sono state alzate attorno a tutto il Tribunale per lavori di ristrutturazione e che, naturalmente, sono anche davanti alle nostre finestre. Poi questa mattina lo vedo con dei rametti nel becco; guardo dalla finestra e vedo che sul davanzale della finestra di un bagno, nell’angolo, c’è un altro “pigeon” comodamente adagiato su un letto di ramoscelli. Stanno facendo il nido! 🙂
Alché mi vengono in mente, e con queste chiudo il post, le parole della canzone di Povia all’ultimo Festival di Sanremo che da un lato può sembrare stupida, ma che dall’altro è una canzone significativa e riporta alla mente alcuni valori che si vanno dimenticando:
Più o meno come fa un piccione
Lo so che è brutto il paragone
Però vivrei con l’emozione
Di dare fiducia a chi mi tira il pane
Più o meno come fa un piccione l’amore sopra il cornicione
Ti starei vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi e che ti fidi…
Il capanno
Era tanto tempo che non avevo così tante cose da raccontare! Negli ultimi tempi la mia vita era più che altro casa-lavoro e di quest’ultimo preferisco non parlare più di tanto.
Ma torniamo al presente. Questa mattina ho accompagnato Jenny a Bolzano per un corso d’aggiornamento e ne ho approfittato per andare al Lago di Caldaro a fare qualche foto. Anche in questo caso è stato più che altro un primo approccio con il posto e le foto decenti son ben poche, ma sono comunque contento di com’è andata la mattinata. Avevo già visto girare svassi, folaghe e anatre varie nel porticciolo e quindi, per provare, ho esplorato la zona nei dintorni, senza violare questa volta i divieti d’accesso 🙂
Ad un certo punto ho visto 4-5 aironi volare e scendere di nuovo sulla riva del lago. Purtroppo li ho visti troppo tardi, loro mi ha visto e dopo un attimo di esitazione son scappati. In compenso poco distante da lì ho trovato un capanno di fortuna fatto con rami, teli di iuta (quella dei sacchi di patate, per capirci) e canne poggiate sopra per mimetizzarlo. Dappertutto c’erano piccole feritoie da cui far uscire l’obiettivo della macchina… non so se si tratta di un capanno da caccia (in teoria è improbabile), ma certo è ottimo per fotografare! Da lì, nonostante sia stato solo 2 orette, ho visto da vicino folaghe, svassi, qualche anatra e scattato qualche foto.
Ma la cosa più bella è stata passare quel tempo all’aria aperta: niente rumore di auto, solo il canto degli uccelli e il suono delle onde che battevano sui tronchi immersi nell’acqua. Penso di sapere cosa fare il prossimo lunedì…
Incontro con il merlo acquaiolo
Ecco… oggi, fotograficamente parlando, non è andata granché bene, ma l’esperienza è stata decisamente più interessante dei giorni passati.
Questa mattina non ero ancora ben deciso su dove andare, poi mi son diretto verso il biotopo del Valsura dove speravo di trovare soggetti interessanti per le mie foto. Arrivato lì vedo che la zona è parzialmente recintata e sparsi lungo il confine ci sono cartelli con scritto: «Divieto d’accesso. Riserva faunistica». Beh… poco male… so da dove entrare e non è certo mia intenzione fare danni!
Purtroppo l’orario in cui sono andato non è dei migliori ed i nidi di picchio di qualche anno fa non ci sono più (o, per meglio dire, non son riuscito a ritrovarli), ma almeno mi son fatto un’idea e sicuramente ci tornerò prossimamente. Dopo aver avvistato una poiana, qualche airone e vari uccelletti non meglio identificabili ho girato i tacchi e sono andato a Lazago, nella speranza di trovare quegli aironi che tanto danno fastidio alla Provincia (vedi primo post del blog). Gli aironi se ne stavano belli lontani sugli alberi, però finalmente ho potuto osservare da vicino il merlo acquaiolo!
Probabilmente non tutti (o forse proprio pochi) conoscono questo simpatico uccelletto, nonostante sia piuttosto diffuso lungo i fiumi. Le dimensioni sono quelle di un normale merlo, ma i colori e le abitudini sono ben diverse! L’aspetto più affascinante del merlo acquaiolo è che si nutre di piccoli animaletti che vivono nel greto del fiume, così per mangiare ha imparato letteralmente a camminare sott’acqua, incurante della corrente. E, aldilà di questo, è simpatico da vedere per via dei caratteristici “saltelli sulle zampe” quando è fermo su di una roccia.
Osservarli è stato interessante, specie quando (forse, paradossalmente, per timore nei miei confronti) 2-3 di questi merli hanno fatto un “volo radente” a meno di 2 metri da dove mi ero appostato, riempendo l’aria con il loro fischio.
Una bella esperienza, sicuramente da ripetere… magari in una giornata più calda e soprattutto meno ventosa!
Prime foto in digitale
Ebbene… come promesso qualche giorno fa è arrivato il momento di un piccolo resoconto della “intensa” attività fotografica degli ultimi 2 giorni. Devo dire che i primi risultati di ieri sono stati piuttosto deludenti… in effetti è talmente tanto che non prendo in mano la macchina fotografica, salvo casi sporadici, che certo non m’aspettavo di tirar fuori chissà cosa dagli scatti. Speravo nella pioggia per avere un minimo di ispirazione, ma ovviamente quando vuoi la pioggia c’è il sole e viceversa.
Ieri mattina, preso dalla foga di provare i nuovi acquisti, mi son diretto tutto convinto verso il biotopo di Monticolo da cui parte la Valle della Primavera dove mi aspettavo, e speravo, di fotografare i falsi bucaneve (dei fiori a campanula che avevo già fotografato 3-4 anni fa già a febbraio). Ma quando sono arrivato lì, già dopo i primi passi giù dalla macchina ho avuto il sentore che avrei trovato ben poco… Il freddo di quest’inverno e le abbondanti nevicate hanno ritardato (e credo anche di parecchio) la fioritura; così dopo più di un’ora di inutile girovagare ho deciso di tornare verso Merano e proseguire per il paese di Rablà, dove c’è una bella zona verde con tanto di laghetto per la pesca e uccelli acquatici compresi. Speravo di trovare il fiumiciattolo ghiacciato e così è stato. Ho fatto un po’ di foto in giro, ma purtroppo niente di che…
Oggi invece ho fatto un bel giro con Jenny e sulla passeggiata Tappeiner ho immortalato ancora i pettirossi (che sono piuttosto socievoli!) ed alcuni cardellini. Ecco… qui già ci siamo di più… 2 foto fatte ai pettirossi sono andate a sostituirne altre 2 che avevo già messo sul sito; le avrei potute anche aggiungere, ma la galleria “animali” sarebbe diventata una monografia.
Domani si dorme… Speriamo di riuscire a combinare qualcosa di meglio lunedì!
Che tristezza…
…tornando dal lavoro ho investito un merlo!
Probabilmente a qualcuno la cosa non farà né caldo né freddo, ma io ci son rimasto male… anche perché non è la prima volta che succede (un paio di anni fa ho investito un fringuello ed ancora sento il rimorso). L’unico conforto è dato dal fatto che era buio e mai e poi mai avrei potuto vedere in tempo quei 3 merli che stavano fermi in mezzo alla strada. E a dire il vero non sono nemmeno del tutto convinto d’essere stato io a tirarlo sotto; potrebbe essere stata la macchina che proveniva dall’altra parte nel momento in cui si è alzato in volo. Ma il risultato, comunque, non è molto diverso: in mezzo alla strada, dopo il mio passaggio, c’erano piume svolazzanti ed un merlo maschio senza vita…
Ecco le foto!
Giovedì scorso sono andato trepidante a ritirare le diapositive fatte la mattina di sabato scorso… qualcuna forse è un po’ buia e la scansione non rende granché bene, ma sono comunque più che contento di come sono venute!! A dire il vero non speravo tanto 🙂
Qui sul sito ne ho caricate solamente 4 (nella sezione fotografia -> animali)… inutile sarebbe metterle tutte. Certo che, porca miseria, tra una cosa e l’altra la tentazione di comprare una reflex digitale è forte. Per il momento mi sto attrezzando per uno scanner, ma non son molto sicuro che ne valga la pena. Boh, staremo a vedere! Per adesso ditemi come vi son sembrate le foto!!!
Finalmente la neve
Con un titolo così minimo minimo mi aspetto parolacce da mezza Italia, quella mezza Italia che a causa della neve è rimasta “paralizzata”. Beh, non credete… anch’io in questi giorni son andato a lavorare in macchina e con i 30 cm di neve che son caduti non è che sia stato particolarmente agevole.
Nonostante i disagi, però, la neve esercita sempre il suo fascino. Era da anni che speravo di avere libero un giorno in cui la neve era ancora sugli alberi. Quest’anno è nevicato diverse volte, ma una volta lavoravo, una volta s’è sciolta subito e l’ultima dopo la neve è piovuto appesantendo la neve che è crollata in men che non si dica dagli alberi.
Ma a che cavolo mi serve la neve sugli alberi direte voi… La risposta è semplice: FOTO!
Erano appunto anni che volevo fotografare non la neve in sé, ma i vari uccellini (pettirossi, cince, fringuelli, tordi, ecc. ecc.) appollaiati sui rami carichi di neve. E finalmente ne ho avuto la possibilità. Nonostante il pesante raffreddore che mi ha preso in questi giorni ho passato tutta la mattinata di ieri a fotografare… Ad un certo punto mi sentivo un po’ San Francesco, attorniato com’ero da 2 merli, 1 tordo, 3 pettirossi e varie cince che mi stavano a pochi metri osservandomi. I più interessanti comunque sono stati i pettirossi… come mi fermavo da qualche parte si avvicinavano, quasi lasciandosi toccare. Per fotografarli non ho avuto problemi… stavano senza problemi a 20 cm dall’obbiettivo! E uno poi s’è fatto dar da mangiare dalla mia mano 🙂
Purtroppo le foto ancora non sono pronte (uso ancora le diapositive), ma appena avrò il risultato sicuramente ne metterò qualcuna sul sito!!
Matteoli, Cecchi Paone, Kyoto, Caterina e il nucleare…
Ero a letto, stavo guardando “Scary Movie”, ma non ho potuto fare a meno di fare zapping per seguire il dibattito di Matrix su Canale 5 (la trasmissione di Mentana) nel quale erano contrapposti il Ministro per l’Ambiente Altero Matteoli, coadiuvato da Alessandro Cecchi Paone, ed il Verde Pecoraro Scanio con un rappresentante dell’ENEA. Ancora una volta rimango profondamente deluso dalle parole di chi ci governa… ancora una volta non comprendo come un Ministro per l’Ambiente possa negare l’utilità di un protocollo che certo non è la soluzione definitiva ai problemi ambientali del pianeta, ma certo è un primo passo.
Non riesco a capire come sia possibile che, alla luce di oltre 1000 morti per l’uragano Caterina, una persona come Cecchi Paone possa negare l’evidenza e dire che dagli inizi del ‘900 (quando un uragano ha causato 250 morti) le “difese” siano migliorate, facendo riferimento ad un libro pubblicato prima degli ultimi avvenimenti. Non parliamo poi dell’uscita del meteorologo Giuliacci che, con l’approvazione di Cecchi Paone e Matteoli, decantava le lodi dell’energia nucleare, vista come unica soluzione alla continua richiesta di risorse energetiche.
Odio la politica, anche se fa parte della nostra società (ed è giusto che ci sia), perché non sarà mai possibile essere rappresentati da qualcuno che faccia realmente i nostri interessi… Non voglio parlarne, quindi, ma certo sotto il profilo ambientale in questo momento siamo messi davvero male! 🙁
Io penso, e ne sono convinto, che ogni piccolo passo serva a migliorare la vita nostra e soprattutto delle generazioni future. Ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Invece ancora una volta devo dire: che schifo!