sondaggio

Ritorno al nucleare?

Il tema del nucleare in questo periodo è particolarmente attuale. A parte le tensioni internazionali per la vicenda iraniana, del nucleare si parla insistentemente anche qui in Italia, specie dopo la campagna elettorale per le elezioni, durante la quale si è parlato molto del problema energetico.
Ieri sera, su Canale 5, la trasmissione “Terra” era completamente dedicata all’argomento. Da un lato c’era chi sosteneva che il nucleare è un’energia pulita nonché l’unico futuro possibile per risolvere il problema energetico; dall’altra chi fa notare come le scorie del plutonio, utilizzato per la reazione nucleare, rimangono radioattive e pericolose per migliaia di anni (le nostre scorie in passato sono state smaltite nelle steppe della Russia).
Nel corso della trasmissione si è fatto riferimento anche ad un sondaggio fatto in Italia che, a distanza di quasi 20 anni dal referendum in cui l’80%  dei votanti ha scelto di far chiudere le centrali italiane, vedrebbe oggi quasi il 44% della popolazione favorevole al ritorno del nucleare.

Ancora una volta ho la sensazione di vivere in un’epoca in cui si cerca la soluzione più rapida ai problemi ed in cui, in generale, c’è poca fiducia verso le proposte alternative. Mi chiedo se servirebbe una seconda Chernobyl per far capire alla gente la pericolosità della cosa… e Tutto sommato nel 1999 ci siamo andati vicini con la centrale giapponese di Tokaimura; e se è successo ad uno dei paesi tecnologicamente più avanzati del mondo, il rischio non è poi così remoto…

SONDAGGIO SUL NUCLEARE!

So che le persone che leggono questo blog non sono molte, ma per quelli che lo leggono o per coloro che ci finiranno casualmente voglio proporre per qualche settimana un sondaggio sul nucleare in Italia (potete votare esprimendo la vostra preferenza qui a destra).

Sono passate diverse settimane ormai dall’inizio della campagna elettorale e anche se la questione – rispetto ad altri grandi temi come le tasse, la giustizia, la guerra e le grandi opere – è passata un po’ inosservata, alcuni dei dibattiti politici che ci sono stati riguardavano anche questo tema: il nucleare. Gli ultimi che ne hanno parlato, tra quelli che ho seguito, sono stati i ministri Scajola (Attività produttive) e Tremonti (Economia); prima di loro a sostenere la riapertura delle centrali nucleari c’erano anche il Ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, supportato e difeso a spada tratta da Alessandro Cecchi Paone in una puntata di Porta a Porta. Contro il nucleare, o almeno contro quello che vede l’utilizzo di uranio, c’è chiaramente il centrosinistra, in primo luogo con i Verdi di Pecoraro Scanio che proprio ieri sera ha affrontato questo tema in un confronto con Scajola su RaiTre.


LE MOTIVAZIONI

Brevemente, ripensando a ciò che finora è stato detto, vi riporto qui le motivazioni che i “politicanti” hanno dato a supporto delle loro idee…

Centrodestra: l’Italia è un paese con un avanzato stato di sviluppo che per funzionare necessita di notevoli quantità di energia. E’ cosa recente la crisi energetica dovuta alla mancata fornitura di gas metano dalla Russia che non deve quindi essere la nostra unica risorsa. Bisogna avere più fonti di energia, tra cui appunto quella fornita dal nucleare, per non dipendere interamente o quasi dall’estero. Il nucleare è un’energia sicura che viene utilizzata in paesi come la Francia e gli Stati Uniti ed è l’unica possibilità per avere un’energia ‘pulita’ che non inquini quanto i normali combustibili (petrolio, carbone, ecc.).

Centrosinistra: l’energia nucleare prodotta dalla fissione nucleare dell’uranio è estremamente pericolosa, sia per le conseguenze che potrebbero esserci in caso di incidente (vedi Chernobyl), sia per lo smaltimento delle scorie che – va ricordato – impiegano migliaia di anni per diventare innocue. Il futuro è nella ricerca e nello sviluppo delle fonti alternative (energia geotermica, solare, ecc.) così come di un piano energetico per ridurre i consumi che, allo stato attuale, in Italia sono molto elevati. A titolo d’esempio s’è citato proprio l’Alto Adige (da cui vi scrivo) dove, rispetto al resto d’Italia, pare si consumi 1/4 dell’energia.

E voi a riguardo cosa ne pensate? Sareste favorevoli alla riapertura delle centrali? Partecipate al sondaggio!!

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