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Fotografia naturalistica di Giorgio Perbellini
Ancora non ci siamo!
Fotografare ‘sto merlo acquaiolo sembra più difficile del previsto… eppure c’è chi invece con un unico appostamento ha ottenuto risultati più che buoni! Ieri mattina, dalle 9.30 alle 13.30 circa, io e Max abbiamo fatto un po’ di tutto per riuscire a beccarlo lungo il Passirio, ma ancora la distanza non era sufficiente ad ottenere degli scatti decenti.
Inizialmente abbiamo piazzato la rete mimetica su alcune rocce, dove ho fotografato i merli sabato scorso, sostenuta dai cavalletti ed alcuni rami che avevamo trovato lì in terra… niente. Dopo circa un’ora sono uscito dal nostro nascondiglio (dove nel frattempo s’era avvicinato pure un tizio che raccoglieva rocce e che inizialmente non s’era nemmeno accorto della nostra presenza! :)) e, facendo un giro, 100 metri più in su ho scovato ben 5 merli acquaioli che si davano alle danze sulle rocce del fiume.
Allora abbiamo pensato di spostarci in quella zona, dove peraltro anche la posizione era un po’ più comoda potendo usufruire di un albero su cui attaccare la rete e di alcune rocce su cui sedersi. Ovviamente nada anche qui. I merli nel frattempo s’erano già spostati…
Dopo un’altra ora facciamo un giro e vediamo che un merlo si infila in un buco con grata che è il canale di scarico delle vasche di un allevamento di trote. Sicuramente lì dentro ha il nido! Allora siamo tornati dov’eravamo ad inizio mattinata e proprio in quel momento dalla strada abbiamo visto uno dei merli che saltellava su una roccia. Come si è spostato siamo scesi e ci siamo imboscati ancora di più in mezzo alle rocce, con solo la testa che spuntava e nascosti dalla rete mimetica. Altri 20-30 minuti di attesa e niente!
Dopo oramai quasi 4 ore di appostamento abbiamo deciso di mollare e rimandare; abbiamo preso su la nostra roba, siamo tornati sulla strada e come siamo sulla strada… PUF! Di nuovo il merlo sulla stessa roccia… :grrr:
Avvicinamento
Fotografare animali non è facile; oltre ad una bella dose di pazienza, spesso ci vuole fortuna e la conoscenza dei soggetti. E’ un po’ a questo che è servita l’uscita di ieri mattina insieme a Paolo; il fine ultimo era quello di fotografare il merlo acquaiolo, ma per poter avere delle belle immagini il soggetto era ancora un po’ troppo lontano (l’ultima foto che vedete qui sotto purtroppo è un ritaglio)…
In compenso ne abbiamo studiato i movimenti ed il comportamento e se tutto va bene, meteo permettendo, sabato prossimo dovremmo riuscire a portare a casa qualche scatto interessante.
I punti preferiti di immersione sono sempre dove c’è corrente. Eravamo appostati davanti ad un posatoio, ma da qui non s’è mai tuffato ed infatti in quel punto l’acqua è molto più calma (vedi foto del germano). Al contrario, si immergeva poco più su dove le rocce creavano una corrente un po’ più forte: scendeva in acqua, si faceva trascinare e poi saliva sulla roccia più sotto; poi di nuovo in acqua e quando la zona di corrente finiva, tornava in volo verso le prime rocce e rifaceva il giro.
Per sabato prossimo sappiamo (o crediamo di sapere) come organizzarci. Vedremo poi se gli sforzi verranno ripagati… stay tuned!
Incontro con il merlo acquaiolo
Ecco… oggi, fotograficamente parlando, non è andata granché bene, ma l’esperienza è stata decisamente più interessante dei giorni passati.
Questa mattina non ero ancora ben deciso su dove andare, poi mi son diretto verso il biotopo del Valsura dove speravo di trovare soggetti interessanti per le mie foto. Arrivato lì vedo che la zona è parzialmente recintata e sparsi lungo il confine ci sono cartelli con scritto: «Divieto d’accesso. Riserva faunistica». Beh… poco male… so da dove entrare e non è certo mia intenzione fare danni!
Purtroppo l’orario in cui sono andato non è dei migliori ed i nidi di picchio di qualche anno fa non ci sono più (o, per meglio dire, non son riuscito a ritrovarli), ma almeno mi son fatto un’idea e sicuramente ci tornerò prossimamente. Dopo aver avvistato una poiana, qualche airone e vari uccelletti non meglio identificabili ho girato i tacchi e sono andato a Lazago, nella speranza di trovare quegli aironi che tanto danno fastidio alla Provincia (vedi primo post del blog). Gli aironi se ne stavano belli lontani sugli alberi, però finalmente ho potuto osservare da vicino il merlo acquaiolo!
Probabilmente non tutti (o forse proprio pochi) conoscono questo simpatico uccelletto, nonostante sia piuttosto diffuso lungo i fiumi. Le dimensioni sono quelle di un normale merlo, ma i colori e le abitudini sono ben diverse! L’aspetto più affascinante del merlo acquaiolo è che si nutre di piccoli animaletti che vivono nel greto del fiume, così per mangiare ha imparato letteralmente a camminare sott’acqua, incurante della corrente. E, aldilà di questo, è simpatico da vedere per via dei caratteristici “saltelli sulle zampe” quando è fermo su di una roccia.
Osservarli è stato interessante, specie quando (forse, paradossalmente, per timore nei miei confronti) 2-3 di questi merli hanno fatto un “volo radente” a meno di 2 metri da dove mi ero appostato, riempendo l’aria con il loro fischio.
Una bella esperienza, sicuramente da ripetere… magari in una giornata più calda e soprattutto meno ventosa!