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Le mie foto su Displates

displateCon l’espandersi e l’evolversi della fotografia digitale, in tutto il mondo si sono diffusi i siti di microstock che, a prezzi contenuti, cedono i diritti di utilizzo delle immagini fornite da fotografi professionisti ed amatori. Chi, nel mondo della fotografia, non ha mai sentito parlare di agenzie come iStockphoto, Shutterstock, Fotolia o altri simili?
C’è chi del microstock ne ha fatto il proprio lavoro, ma nel mio caso penso che non sia la scelta migliore: la maggior parte dei clienti di questi archivi cerca immagini per realizzare brochure o comunque prodotti pubblicitari ed è quindi difficile che immagini naturalistiche riscuotano grande successo.
Peraltro un grosso limite del microstock sta nel fatto che raramente si riesce a sapere il reale utilizzo delle proprie immagini. Ad esempio una mia immagine di un capriolo potrebbe benissimo venire usata per un calendario o una rivista destinati all’ambiente venatorio, nonostante non sia questo lo scopo per cui le ho scattate! :embarace:

La scorsa settimana, dopo aver caricato alcune immagini su 500px.com, sono stato contattato da una community manager del sito Displate che mi ha proposto una collaborazione. Di cosa si tratta?
Fondamentalmente è una società che realizza stampe artistiche su lastre in metallo, le quali possono essere applicate alle pareti grazie ad un magnete (nella pagina che ho linkato si può vedere una descrizione più dettagliata ed un video di come vengono realizzate). Ritengo che gli scatti del mio archivio siano più adatti ad un mercato di questo tipo e l’utilizzo finale che ne viene fatto è sicuramente più gratificante.
Il costo per chi acquista una displate è tutto sommato contenuto, la provvigione per i fotografi dignitosa e anche le spese di spedizione abbordabili (solo 7€ per l’Italia che diventano gratuite se si ordinano 3 displate).

Essendo iscritto da appena 10 giorni, al momento ho caricato solo pochi scatti (per gli account free c’è un limite di 7 immagini a settimana); pian piano vorrei però integrare le gallery solo ed esclusivamente con immagini a tema naturalistico, di modo da creare displate specializzati facilmente individuabili.
Vedremo se con il tempo si rivelerà un modo per ammortizzare le spese del corredo… comunque per il momento per chi volesse consultare le mie gallery l’indirizzo è: displate.com/gperbellini

Da oggi anche su Facebook!

Come avrete ben notato, gli aggiornamenti del sito sono sempre pochi. Al solito un po’ per mancanza di materiale ed un po’ per mancanza di tempo…
Dato che oggi comunque il web “vecchio stile” sta sempre più cedendo il passo a quelli che sono i social network, da oggi GegeOnLine è anche su Facebook con la pagina

Giorgio Perbellini Photography

A differenza del sito su cui state navigando, dove in genere pubblico le foto migliori e dei piccoli resoconti delle uscite corredati di alcune immagini, sulla mia pagina Facebook troverete tutte (o quasi) le fotografie che ho realizzato nelle mie uscite e non solo le singole immagini selezionate. Dunque per chi già conosce le mie fotografie può essere una novità in quanto sulla nuova pagina troverete la quasi totalità della mia produzione fotografica.

Il presente sito resta comunque sempre attivo, cosa che è ormai da quasi 14 anni, quale portfolio e blog. Anzi! Se tutto va bene l’interazione tra i due mondi (Facebook e web tradizionale) sarà intensificata…
Staremo a vedere! :whistle:

Concorso Leica 24×36

Il logo del concorso Leica

In questi giorni su Facebook e Twitter ha preso piede il concorso fotografico “Leica 24×36 – 24 talenti per 36 fotografie“.
Vista la modalità di partecipazione e dato che il voto degli utenti conta solo per 1/6 (al contrario del concorso “L’incarico” di Canon, dove il voto popolare ha fatto molto discutere), questa volta ho deciso di partecipare anch’io.

Se volete vedere le 3 immagini che ho selezionato ed eventualmente votarle, basta cliccare sul seguente link:
http://www.lab.leica-camera.it/jspleica/scheda.jsp?n=49745&v=1

La propria preferenza può essere data cliccando su “Like” di Facebook o su “Tweet” di Twitter in alto a sinistra sopra al nome dell’autore.
Un grazie a chi mi voterà 😉

Quando la postproduzione è eccessiva?

Ogni tanto mi sento in obbligo di tornare sull’argomento!
Su moltissimi forum di fotografia, spesso si vedono immagini di grande impatto, con sfondi uniformi ed il soggetto che vi si staglia con nitidezza impressionante. Molto sta nell’abilità del fotografo, non c’è dubbio, ma spesso mi chiedo quanto effettivamente sia stato realizzato in ripresa e quanto invece sapientemente elaborato con Photoshop.

Ho fatto una piccola e veloce prova con una delle mie immagini scattate negli anni passati e questo è il risultato che ho ottenuto.

Fotografia originale

Fotografia elaborata

Non c’è dubbio che la seconda ha un impatto decisamente diverso. Ci sono voluti poco più di 15-20 minuti al computer per ottenere un’immagine “pulita”.
Le operazioni da fare sono tutto sommato piuttosto semplici: prima un crop per ravvicinare il soggetto, poi ho duplicato il livello ed ho sfocato completamente l’immagine; a questo punto ho cancellato la parte sfuocata per far uscire dal livello di sfondo la cinciallegra e il ramo su cui è posata. Ho dato una sistemata ai colori (differenziando il bilanciamento del bianco per livelli) e poi ho unito il tutto.
Il risultato non è perfetto (sotto al ramo si nota un po’ di alone), ma per il tempo che ci ho messo non è nemmeno male.

Ora però mi chiedo: quante delle splendide foto che si vedono nei forum sono fatte in questo modo? E’ corretto inserire nei dati di scatto i tempi, il diaframma, l’obiettivo usato omettendo però l’utilizzo che si è fatto di Photoshop o simili? Nel caso possiamo ancora parlare di fotografia naturalistica? Possiamo ancora parlare di fotografia? :confused:

In arrivo la 7D!

Come molti fotografi ben sanno, il mercato fotografico in questi anni è molto cambiato: se da un lato gli obiettivi continuano ad essere un investimento a lungo termine, le fotocamere risentono invece dello stesso fenomeno di televisori, cellulari, laptop e via dicendo… ovvero dopo qualche anno cominciano a diventare obsolete in quanto le grandi case come Canon e Nikon continuano a sfornare nuove fotocamere con caratteristiche sempre più avanzate che fanno gola a molti appassionati.
La mia Canon EOS 40D non era ancora obsoleta, ma certo 12 megapixel in alcune occasioni si rivelano essere pochini, specie se consideriamo il livello a cui sono arrivate certe compatte digitali e il fatto che, comunque, stampando in formati grandi come il 30×45 il numero di pixel riveste una certa importanza. Per questo avevo una mezza idea di cambiarla per arrivare intorno ai 18-20 megapixel che sono un formato che giudico soddisfacente per quelli che sono i miei scopi.

Vedendo le caratteristiche delle ultime nate di casa Canon (550D e 7D in particolare), attendevo con ansia l’uscita della nuova EOS 60D, presentata ufficialmente questa estate ed in vendita nei negozi a partire da ottobre. Ma in realtà vedendo le caratteristiche tecniche, confrontate poi con il prezzo previsto (intorno ai 1000-1050 Euro) ne sono rimasto un po’ deluso. Mi aspettavo di più da questa fotocamera.
Il display orientabile, ad esempio, benché comodo in certe situazioni, lo ritengo più adatto ad una videocamera anche perché la stragrande maggioranza delle volte utilizzo il mirino piuttosto che la funzione liveview. Potrebbe essere utile per fare macro in determinate situazioni, ma di contro a lungo andare rischia di rovinarsi; in più non è piatto come nelle precedenti versioni, il che potrebbe rivelarsi scomodo quando si inquadra attraverso il mirino.
Ma quello che più mi rende perplesso della 60D è la costruzione. A differenza delle precedenti versioni (dalla 10D alla 50D), Canon ha abbandonato il corpo in lega di magnesio a favore di una combinazione di alluminio e resina in policarbonato con fibra di vetro. A detta di molti, la sensazione in mano sarà molto “plasticosa”.

Di qui la mia decisione di spendere qualcosina in più per prendere però una fotocamera che – almeno sulla carta – dovrebbe finalmente mettere fine al turn-over di fotocamere almeno per i prossimi 4-5 anni: corpo in lega di magnesio resistente agli agenti atmosferici, mirino con il 100% di visione (finalmente!), possibilità di utilizzare flash remoti senza fili, 18 megapixel… caratteristiche di tutto rispetto che mi han fatto propendere per l’acquisto.

Dunque dopo essermi documentato molto bene sulle offerte online ed aver scartato quelle “troppo convienienti” (l’avevo trovata anche a 1130 Euro, ma quando i prodotti sono troppo sottocosto è meglio non fidarsi troppo) ho deciso di ordinarla e vendere la mia gloriosa 40D. Per ora non faccio il nome del negozio… mi riservo di esprimere un commento in merito dopo l’acquisto 🙂
E ora… non vedo l’ora di averla tra le mani! :clap:

Nuovo acquisto!

Dopo aver risparmiato qualche Euro, finalmente permesso un piccolo investimento per il mio hobby. Eccolo qui!

Trattasi del mitico Canon EF 180mm f/3.5 Macro L USM, un obiettivo macro con rapporto di ingrandimento 1:1 di qualità eccellente. Qualcuno probabilmente mi darà dello scemo per non aver preso il Sigma, la cui qualità ottica è quasi identica pur spendendo circa 300 Euro in meno. Beh… in parte avrebbe anche ragione! Ma la mia scelta finale è dipesa da due aspetti: il primo è la qualità costruttiva che, leggendo vari pareri ed essendo già stato possessore di un Sigma serie EX, lasciava propendere per il modello di casa Canon; ed in secondo luogo sul 180 di casa Canon posso montarci il moltiplicatore 1.4x originale che già possiedo… un aspetto tuttaltro che trascurabile vista la qualità di quest’ottica anche moltiplicata.
Ieri sera ho ultimato l’ordine su eBay e, salvo intoppi, per il fine settimana potrei già testarlo!!  :click:

Basta, l’ho comprato!

Sono circa 2 anni che mi voglio togliere lo sfizio di comprare un capanno portatile che mi permetta di piazzarmi un po’ ovunque… la rete fogliata funziona, ma in alcuni casi non abbastanza. Ci anche sono alternative economiche ai capanni (ad esempio ombrelli da pescatore ricoperti con teli mimetici), ma spesso sono poco pratiche e alla fine si finirebbe con lo spendere parecchio.
In commercio invece ci sono diversi prodotti, tutti parecchio costosi ed il più delle volte hanno dimensioni eccessive. Ho girato in lungo e in largo tutti i siti che li vendono e quelli che vanno per la maggiore sono i capanni Ameristep. Così, dopo vari ripensamenti, questa volta ho deciso… e l’ho comprato!
Come funziona? Ecco…

Sul lato ci sono due aperture richiudibili, mentre quella ampia frontale (che non è visibile nell’immagine) ho pensato di chiuderla con una rete ombreggiante mimetica che ho trovato su eBay per poco più di 20 Euro. Sono proprio curioso di provarla ed il primo test penso che lo farò con il merlo acquaiolo… voglio proprio vedere se questa può essere la volta buona.
Che dite… son proprio fuori di testa??  :mad2:

Nuova spesetta

Finalmente mi sono tolto lo sfizio e mi son comprato, tramite un sito germanico che tratta attrezzatura fotografica per naturalisti, le coperture Lenscoat in neoprene mimetico per il 300mm e per il moltiplicatore 1.4x. Ora sto seriamente pensando al capanno fotografico, ma non riesco a trovarne uno che mi soddisfi e quelli decenti (delle misure giuste) costano uno sproposito!

In linea di massima già domani potrebbero arrivarmi questi, che son già un passo avanti. Costo dell’operazione? Un po’ tantino per dei pezzi di gomma: 126 Euro inclusa la spedizione. Ma penso sian molto utili per la fotografia da appostamento…

Ai meranesi appassionati di fotografia…

…credo che questo possa interessare! 😉

La locandina del corso di fotografia del Fotoclub Immagine

Proiezioni a Bolzano

Sono senza computer al momento (è in fase di upgrade 🙄 ), quindi approfitto di una breve pausa lavorativa per comunicare che questa sera alle 20.30 presso la sala del Circolo Don Bosco di Bolzano saranno proiettate le fotografie di alcuni soci del Fotoclub Immagine (sono previste due mie proiezioni).
Lo so che è un po’ tardi per avvisare, ma l’invito lo faccio lo stesso a tutti gli interessati!;)

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