lazago

Lungo l’antropizzato Passirio…

In questi ultimi fine settimana io ed Anita ci stiamo dedicando al Passirio, fiume a carattere torrentizio che scende dall’omonima valle e che nel suo ultimo tratto attraversa Merano prima di confluire nell’Adige. Il nostro interesse è rivolto in particolare all’avifauna che popola le sue rive: merlo acquaiolo, ballerine, martin pescatore, limicoli, ma anche capinere, scriccioli, luì ed altri piccoli abitanti del bosco ripariale.

Lo scorso anno, nel tratto compreso tra la zona ricreativa di Lazago ed il campo sportivo di Rifiano, abbiamo trovato diversi angoli interessanti e quest’anno stiamo cercando di sfruttarli al meglio. Le occasioni non mancano, ma l’attività antropica soprattutto nel fine settimana è un fattore di disturbo non indifferente.
Mai come ora mi sono reso conto di come il fiume sia il vero “lido” della città; camminando lungo le sue rive si possono trovare un po’ ovunque installazioni di ogni genere, da semplici sedie a sdraio e tendine piantate su alcune spiaggette ad insediamenti ben più elaborati (per lo più su isolotti al centro del fiume) con tanto di gazebo, giardini e campi da beach volley.

Una delle tante cascatelle artificiali le cui rocce sono utilizzate dai meranesi per guadare il fiume. Sull'altra sponda, sulla destra, si notano due ripari realizzati con rami e teloni

Una delle tante cascatelle artificiali le cui rocce sono utilizzate dai meranesi per guadare il fiume. Sull’altra sponda, sulla destra, si notano due ripari realizzati con rami e teloni

Oggi ad esempio l’attività del merlo acquaiolo è stata disturbata in modo significativo da due ragazzi che attraversavano avanti e indietro il fiume con carriole colme di terra con le quali, al centro del fiume vicino ad uno di questi accampamenti, stanno realizzando qualcosa che sembra un orto o un giardino. Prima di andarmene ho voluto scattare alcune foto documentative con il cellulare…

Un vero e proprio campo da beach volley al centro del fiume. Quest'area è certamente il frutto di anni di impegno, probabilmente tramandatosi tra più persone.

Un vero e proprio campo da beach volley al centro del fiume. Quest’area è certamente il frutto di anni di impegno, probabilmente tramandatosi tra più persone.

AbbellimentiAccampamento
AccampamentoTenere pulito

Tornando comunque a parlare di fotografia, per quanto mi riguarda qualche risultato l’ho già ottenuto, ma sicuramente l’esperienza è tutt’altro che esaurita; abitando in zona, nelle prossime settimane conto di riuscire a dedicarmici in modo piuttosto continuativo sfruttando le ore di luce dopo essere uscito dall’ufficio.
Io e Anita stiamo attendendo con impazienza il momento dell’imbeccata del merlo acquaiolo. Al momento gli animali sono in cova (almeno a giudicare dal viavai del maschio al nido), quindi tra qualche settimana potremmo avere delle belle soddisfazioni.
Finora, come vedrete in un prossimo post, abbiamo fotografato in particolare: piro piro piccolo, merlo acquaiolo, martin pescatore, ballerina bianca, ballerina gialla, luì piccolo, luì grosso, scricciolo. Ma non finisce qui!  🙄

Incontro con il merlo acquaiolo

Ecco… oggi, fotograficamente parlando, non è andata granché bene, ma l’esperienza è stata decisamente più interessante dei giorni passati.
Questa mattina non ero ancora ben deciso su dove andare, poi mi son diretto verso il biotopo del Valsura dove speravo di trovare soggetti interessanti per le mie foto. Arrivato lì vedo che la zona è parzialmente recintata e sparsi lungo il confine ci sono cartelli con scritto: «Divieto d’accesso. Riserva faunistica». Beh… poco male… so da dove entrare e non è certo mia intenzione fare danni!
Purtroppo l’orario in cui sono andato non è dei migliori ed i nidi di picchio di qualche anno fa non ci sono più (o, per meglio dire, non son riuscito a ritrovarli), ma almeno mi son fatto un’idea e sicuramente ci tornerò prossimamente. Dopo aver avvistato una poiana, qualche airone e vari uccelletti non meglio identificabili ho girato i tacchi e sono andato a Lazago, nella speranza di trovare quegli aironi che tanto danno fastidio alla Provincia (vedi primo post del blog). Gli aironi se ne stavano belli lontani sugli alberi, però finalmente ho potuto osservare da vicino il merlo acquaiolo!

Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)

Probabilmente non tutti (o forse proprio pochi) conoscono questo simpatico uccelletto, nonostante sia piuttosto diffuso lungo i fiumi. Le dimensioni sono quelle di un normale merlo, ma i colori e le abitudini sono ben diverse! L’aspetto più affascinante del merlo acquaiolo è che si nutre di piccoli animaletti che vivono nel greto del fiume, così per mangiare ha imparato letteralmente a camminare sott’acqua, incurante della corrente. E, aldilà di questo, è simpatico da vedere per via dei caratteristici “saltelli sulle zampe” quando è fermo su di una roccia.
Osservarli è stato interessante, specie quando (forse, paradossalmente, per timore nei miei confronti) 2-3 di questi merli hanno fatto un “volo radente” a meno di 2 metri da dove mi ero appostato, riempendo l’aria con il loro fischio.
Una bella esperienza, sicuramente da ripetere… magari in una giornata più calda e soprattutto meno ventosa!

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