10.000 visite!

E’ passato quasi un anno dal primo post scritto sul blog e oggi festeggio le prime 10.000 visite. Che non sono poche! Una media, stando alle statistiche di Iobloggo, di 30 lettori al giorno. Beh, son contento! 🙂

Peraltro, proprio di recente, GegeOnLine (il sito nel suo insieme) ha superato le 150.000 visite da quando è sul web. E’ vero che parliamo di ben 9 anni, ma vista la scarsa presenza di utenti sul web a suo tempo, è un risultato incoraggiante. Tantopiù che, stando sempre alle statistiche (a fine mese faccio un piccolo riepilogo) negli ultimi tempi l’utenza è aumentata davvero molto.
Complessivamente quasi 200 visite al giorno e circa 500 pagine viste in media. E’ vero che molti aprono, vedono una pagina e chiudono. Ma se anche solo l’1% di quei 150.000 s’è fermato a guardare meglio il contenuto del sito (15.000 persone, quindi)… beh, per me è comunque una grande soddisfazione.

GRAZIE A TUTTI! :ciao:

E la terra trema…

Lunedì 22 gennaio, ore 20.39 – Mentre leggo la posta e guardo la tv, d’improvviso sento un rumore come se qualcuno stesse facendo dei lavori in casa al piano di sopra. Poi la scossa. Leggera, per qualcuno quasi impercettibile (a seconda del piano e dell’attività praticata in quel momento), ma dall’origine inequivocabile: terremoto!
La scossa, di magnitudo 2.6, aveva l’epicentro a pochissimi chilometri da Merano. In un primo momento localizzato tra i paesi di Lagundo e Tirolo, poi definito nei pressi dell’abitato di Rifiano. Vicina in ogni caso! Comunque se la gatta continua a dormire non c’è pericolo di sorta… :sisi:

Nel cercare notizie sull’epicentro ho scoperto che nella stessa mattinata la terra ha tremato anche in provincia di Perugia con epicentro nella zona di Montefalco dove sono stato qualche anno fa in agriturismo. Anche lì comunque nulla di grave… appena 2.3 la magnitudo.
Oggi, poi, è stato il turno della Provincia di Lucca: una scossa di magnitudo 2.7 con epicentro in Garfagnana.

La terra trema. Che sia un avvertimento? Una forma di protesta?
Certo… pensare che i terremoti siano collegati al nostro modo di trattare il pianeta non credo abbia basi scientifiche. Ma se, in forma più filosofica, parliamo di Gaia come “il pianeta che vive“?? :embarace:

Fotografia e didattica

Archiviata con un po’ d’orgoglio la mostra sociale di novembre del Fotoclub Immagine, a cui ho partecipato per la prima volta, da domani le foto mie e di Paolo saranno esposte, a scopo didattico, nell’atrio della scuola elementare “G. Galilei” di via Enrico Toti a Merano.
L’idea di fondo dovrebbe essere quella di mostrare ai bambini un po’ di immagini per avvicinarli a quella Natura sempre più lontana dalla loro quotidianità e, perché no, avvicinarli anche alla fotografia, con la quale è possibile cogliere istanti ed emozioni.
Prossimamente probabilmente faremo con i bambini anche un piccolo incontro per raccontare loro qualcosa di quelle immagini… :teach:

Oggi pomeriggio, intanto, abbiamo montato alcuni pannelli a cui verranno appese le foto, abbiamo sistemato le stampe nelle cornici e preparato tutto quanto. Domani finiamo di montare i pannelli mancanti e attacchiamo le fotografie.
Devo ammettere che sono un po’ curioso di quel che diranno i bambini a riguardo, abituati come sono alla tecnologia ed agli stereotipi della tv

Il verde della finanziaria 2007

Approfitto dei pochi minuti di pausa pranzo per pubblicare una riflessione sulla legge finanziaria 2007 tanto criticata negli ultimi mesi. E’ innegabile che il provvedimento dell’attuale governo abbia punti oscuri e discutibili; ne sono la dimostrazione non solo le manifestazioni in piazza, bensì anche i diversi “dietrofront” che sono stati fatti su alcune tematiche della finanziaria stessa. Ma ci sono anche diversi aspetti positivi.
Senza addentrarmi nei particolari delle varie riforme, che comunque io la pensi potrebbe dar luogo a polemiche, vorrei però soffermarmi sugli aspetti che riguardano le tematiche ambientali.

In tempi di elezioni avevo dichiarato che avrei votato a sinistra, ed in particolare i Verdi, perché appoggiavo il programma della coalizione e perché speravo in una spinta dei Verdi a favore dell’ambiente. E da quest’ultimo punto di vista sono contento di come si sta muovendo il partito del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
All’ambiente, finalmente, è stato destinato un cospicuo quantitativo di fondi economici, in netta opposizione (per fortuna!) ai tagli fatti dal precedente governo di Berlusconi. In questi giorni i Verdi hanno diramato un comunicato stampa ripreso da numerose testate, nel quale si comunicano i provvedimenti presi a favore dell’ambiente. Eccone una sintesi…

In tema di ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICO sono state previste agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, per la costruzione di edifici ad alta efficienza, per l’installazione di pannelli solari, per l’acquisto di frigoriferi ad alta efficienza, ecc.; sono poi stati stanziati 300 milioni di euro in tre anni, provenienti dall’aumento del gettito IVA sul petrolio, destinati alla riduzione dei costi energetici per le fasce sociali più deboli. Ed ancora sono stati introdotti incentivi per la rottamazione di auto inquinanti (un provvedimento necessario, anche se purtroppo ha come svantaggio quello di attaccare le fasce sociali più deboli che non possono permettersi l’acquisto di un’auto nuova).
Interessante anche l’intervento a favore di chi rinuncia completamente all’auto, che riceverà un contributo fino a 80 euro per ogni auto rottamata nel 2007 ed il rimborso dell’abbonamento annuale ai mezzi pubblici del proprio Comune (non è molto, ma è già qualcosa!). 150 milioni di euro per il triennio 2007-2009 sono stati poi stanziati per la trasformazione di auto inquinanti Euro 0 o Euro 1 a gas Metano o GPL.
Ancora: 600 milioni di euro in tre anni serviranno a ridurre le emissioni inquinanti, secondo quanto previsto dal protocollo di Kyoto; 75 milioni di euro in tre anni per l’educazione, l’informazione e la cooperazione internazionale in ambito ambientale; incentivi verranno elargiti per motori industriali ad alta efficienza e velocità variabile, con detrazione fiscale fino a 1.500 euro per ogni motore installato nel 2007.
Inoltre si parla di incentivi per sistemi di illuminazione che consentono il risparmio energetico e per i carburanti ecocompatibili (90 milioni di euro in tre anni per i biocarburanti).

Dal punto di vista della PROTEZIONE DELL’AMBIENTE (territorio e mare) sono anche qui numerosi gli interventi ed i fondi. Ben 730 milioni di euro in tre anni serviranno a garantire la sicurezza del territorio, il 10% dei fondi ex Ponte sullo Stretto (evvai!) per la difesa del suolo in Calabria e Sicilia ed altri 265 milioni in tre anni per la bonifica di siti inquinati.
Per (credo) la prima volta, anche il mare beneficia di fondi stanziati dal governo: 150 milioni di euro in tre anni per il disinquinamento e l’attuazione della Convenzione di Barcellona; inoltre lo Stato chiederà risarcimenti agli inquinatori.
I parchi e le aree protette usufruiranno di 208 milioni di euro in tre anni, mentre 9 milioni in più in tre anni saranno destinati alla demolizione di opere abusive nelle aree naturali protette.
Importanti interventi anche per la lotta ai crimini ambientali e per la raccolta differenziata dei rifiuti; le Regioni dovranno infatti garantire sul proprio territorio una raccolta differenziata pari al 40% entro il 2007, al 50% entro il 2009, al 60% entro il 2011.
270 milioni di euro in tre anni, infine, andranno alla mobilità sostenibile.

Particolare riguardo al PROTOCOLLO DI KYOTO, per rispettare il quale sono stati destinati 200 milioni di euro per il triennio 2007-2009. Sarà compito del Ministro dell’Ambiente, di concerto con quello dello Sviluppo Economico e sentita la Conferenza Stato-Regioni, individuare le modalità di erogazione di finanziamenti a tasso agevolato a soggetti pubblici e privati. Il finanziamento prevede 7 settori prioritari: microgenerazione diffusa; impianti di piccola taglia per l’uso delle rinnovabili in produzione di elettricità e calore; sostituzione di motori elettrici industriali con potenza superiore a 45 Kw con motori ad alta efficienza; incremento dell’efficienza nel civile e terziario; eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali; interventi strutturali sulla mobilità urbana (mezzi elettrificati, recupero di linee ferroviarie dismesse, ecocombustibili); progetti pilota di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di nuove fonti di energia a basse emissioni o a emissioni zero.

Avrà anche le sue lacune, ma finalmente questa è una finanziaria per l’ambiente!

Bugs and news

Nel controllare le gallerie di immagini su GegeOnLine, poco prima di cena, mi son reso conto che le fotografie scattate qualche settimana fa ad Avelengo non comparivano nella gallery. Ed infatti avevo preparato le pagine relative, ma mancavano i collegamenti alle singole pagine, creando un po’ di confusione nella navigazione.
Corretto il bug, ne ho approfittato anche per pubblicare anche la nuova foto del mese, scattata appunto in occasione della bella passeggiata pomeridiana sulla neve ad Avelengo, descritta anche in un post precedente. Inoltre altre quattro immagini dello stesso pomeriggio sono andate ad arricchire le pagine del sito: 3 nella galleria “Paesaggi” ed una nella galleria “Forme dell’acqua“. Ecco, come sempre, una prewiev…

La prima neve

Salvo imprevisti, domani mattina altra piccola sessione fotografica con meta da decidere: Caldaro, Valsura o forse semplicemente passeggiate Tappeiner, intorno a Merano… chissà l’ispirazione dove porta!

Contrapposizioni

A volte rimango veramente impietrito di fronte a certi titoli dei giornali. Impietrito dalla crudeltà che alberga nella gente. Ci sono moltissimi episodi, ogni giorno, che danno seriamente da pensare: genitori uccisi dai figli nei modi più disparati, neonati gettati dalla finestra, prigionieri decapitati e quant’altro. E’ assurdo pensare che un essere umano possa arrivare a compiere atti del genere… eppure accadono.

E questa violenza si può osservare anche nel rapporto che gli uomini hanno con gli animali. Mentre aspettavo il mio pranzo (un Bauerntoast, ndr), oggi, leggevo il quotidiano Alto Adige dove in una colonnina della prima pagina veniva riportata una notizia: «Uccidono un leprotto trascinandolo con l’auto» (sicuramente il titolo non è esatto, ma il succo è lo stesso).
Secondo quanto rilevato dai carabinieri, infatti, due ragazzi avrebbero preso un leprotto sull’altipiano di Meltina, l’avrebbero poi legato all’automobile con una corda e trascinato per decine di chilometri fino al paese di Nalles! Ai carabinieri avrebbero detto che si è trattato di una bravata per divertirsi (!) e che l’animale l’avevano trovato sulla strada già morto. Ma la vicenda è tutta da chiarire e, comunque sia andata, ne sono rimasto davvero schifato!

Fortunatamente qualche pagina dopo mi è tornato il sorriso, leggendo che 10 vigili del fuoco si sono mobilitati, proprio a Merano, per salvare un cane che, caduto nel fiume e con gli arti ormai intorpiditi dal freddo, sarebbe sicuramente morto se non fosse intervenuto qualcuno.
E’ bello vedere che ai due ragazzi cinici della prima notizia si contrappongono ben 10 persone che non esitano ad entrare nell’acqua gelata del fiume per salvare un cane. Certo se non ci fossero notizie come la prima sarebbe decisamente meglio… :sospiro:

Mettersi in discussione

Quel che si pensa del mio blog e del mio sito mi interessa molto. Non per niente consulto spesso le statistiche per vedere gli accessi, le keywords di ricerca su Google ed inserisco sondaggi (come quello nel box a destra, al quale se non l’avete ancora fatto vi chiederei di rispondere) per avere dei pareri su grafica e struttura delle pagine che metto online.

E se da tempo ho rinunciato ai vari awards che girano su Internet (tempo fa, invece, ero un patito di queste cose), non ho però resistito a chiedere la recensione su Cazzimma. Ho visto infatti con piacere che le recensioni sono spesso interessanti e critiche al punto giusto; quale modo migliore, dunque, di mettersi un po’ in discussione? :victory:

La recensione, che uscirà l’8 gennaio (ma i due loschi figuri sono passati qui già da qualche giorno), penso riguarderà solamente il blog, ma è già un banco di prova interessante. E devo dire che sono abbastanza curioso di leggere i loro commenti.

Per il resto, dato che questo sarà l’ultimo post del 2006, tiro anche le somme sull’anno appena trascorso che è stato sì parecchio pesante, ma sta finendo tutto sommato in positivo (ieri mattina mi sono FINALMENTE arrivati i progetti del mio futuro appartamento!!!); il 2007 sarà invece pieno di cambiamenti per la mia vita… speriamo solo non ci siano intoppi!

Colgo infine l’occasione per fare a tutti gli auguri di…

:sbav: B U O N   A N N O ! :sbav:

Aggiornamenti vari

E’ tempo d’aggiornamenti!
Preso dai vari problemi e problemini della vita quotidiana, m’ero quasi scordato di inserire la nuova foto del mese, uno scatto cioè scelto tra quelli fatti durante il mese di novembre. Purtroppo a novembre la mia produzione fotografica non è stata particolarmente intensa, ma non potevo esimermi da questa incombenza che mi sono autoimposto!

E sempre in tema di aggiornamenti, qualche novità c’è anche nella (ancora misera) pagina dei link ed infine due fotografie, tra quelle scattate lo scorso weekend, nella galleria “Paesaggi”. Buona visione!

Crisi all’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica

Che molti enti pubblici siano in crisi è cosa risaputa, così come è risaputo (e purtroppo io, in quanto tecnico ATU del Ministero della Giustizia, ne so qualcosa) che anche il precariato è il male di molte aziende ed uffici pubblici. Ed a quanto pare la situazione è drammatica anche per l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), ente che «ha il compito di censire il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica, di studiarne lo stato, l’evoluzione ed i rapporti con le altre componenti ambientali, di elaborare progetti di intervento ricostituivo o migliorativo delle comunità animali e degli ambienti naturali con l’obiettivo di una riqualificazione faunistica del territorio nazionale, di effettuare e coordinare l’attività di inanellamento a scopo scientifico dell’avifauna sull’intero territorio italiano, di collaborare con gli organismi stranieri, ed in particolare con quelli dell’Unione Europea aventi analoghi compiti e finalità, di collaborare con le università e gli altri organismi di ricerca nazionali, di controllare e valutare gli interventi faunistici operati dalle regioni e dalle province autonome, di esprimere i pareri tecnico-scientifici richiesti dallo Stato e dagli enti locali».

Il compito istituzionale dell’INFS è di grande rilievo, dunque, ma a quanto pare questa istituzione risente da anni di problemi economici e di contrasti interni, al punto di diramare il seguente comunicato stampa con i quali si annuncia il blocco dell’attività dell’Istituto!

MOTIVAZIONI DEL BLOCCO DELL’ATTIVITA’
ALL’ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA

Ozzano dell’Emilia, 23-11-2006 – L’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, INFS, Ente di ricerca con sede unica ad Ozzano dell’Emilia (Bologna) è in Italia l’Organo dello Stato che ha responsabilità del monitoraggio faunistico e della produzione delle indicazioni tecnico-scientifiche di supporto alle decisioni, in materia di conservazione della fauna e di gestione dell’ambiente, che vengono assunte dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province e dalle Aree protette.
L’Istituto, che gode di ampio prestigio a livello internazionale a testimonianza della professionalità dei propri dipendenti, soffre ormai da anni di insostenibili carenze di organico (attualmente 30% della pianta organica approvata) e riduzioni (pari al -26% negli ultimi 10 anni), nonché di sistematici tagli ai fondi strutturali trasferiti dallo Stato.
Per l’anno 2007 il contributo dello Stato non è sufficiente a coprire nemmeno una parte delle spese di funzionamento ed addirittura è insufficiente alle sole spese di personale dipendente. Da anni il personale precario (pari a circa il 50% dell’attuale personale in servizio) non è finanziato dai contributi dello Stato, pur avendo contribuito in questi anni anche allo svolgimento delle attività istituzionali dell’Ente. Paradossalmente neppure l’esiguo contributo vigente viene erogato regolarmente: nulla è stato versato dello stanziamento per il 2006 e tuttora deve essere saldato gran parte di quello relativo al 2005.
Va ricordato anche che il personale dell’INFS non ha ancora visto applicati pienamente i contratti collettivi di lavoro relativi ai periodi 1998-2001 e 2002-2005; a titolo di esempio, non sono stati ancora versati gli arretrati contrattuali relativi agli anni 2004-2005, né sono stati ancora espletati i concorsi per le progressioni di carriera previsti nel contratto 1998-2001.
Il personale dell’INFS ha reagito a questa drammatica situazione ottenendo fonti di finanziamento alternative e stipulando numerose convenzioni e contratti, i quali hanno consentito di supplire, fino ad ora, ai tagli ed ai ritardi subiti nel trasferimento dei fondi ordinari da parte dello Stato. Oggi, tuttavia, la situazione è giunta al totale collasso. A tale riguardo si può citare il blocco dei pagamenti ai fornitori, necessariamente attivato dalla Direzione, al fine di garantire l’erogazione degli stipendi ai dipendenti negli ultimi mesi del 2006.
Ma sull’INFS gravano anche altre pesanti minacce; questo Ente è infatti da troppo tempo soggetto a violente ed indebite pressioni politiche che mirano a piegare la dignità professionale dei dipendenti, a fronte di pressioni ricattatorie connesse al trasferimento dei fondi ordinari, se non di chiusura definitiva dello stesso Ente. Tali pressioni, che originano sia da esponenti del mondo politico che da alcuni rappresentanti di Amministrazioni Regionali ed Associazioni venatorie, mirano ad ottenere che l’INFS produca pareri di comodo su materie sensibili in modo da giustificare una non corretta applicazione dei dettati delle Direttive comunitarie e delle norme nazionali in materia di conservazione della fauna.
Tutto questo in un contesto di gravi procedure di infrazione da parte dell’UE nei confronti dell’Italia, causate proprio dalla mancata aderenza, primariamente per ragioni legate alla caccia, ai dettati delle Direttive Comunitarie. Tali procedure, ove non seguite da una doverosa applicazione delle norme comunitarie da parte dell’Italia, possono costare allo Stato multe di milioni di Euro e rischiare di impedire all’UE di elargire miliardi di Euro in sostegni all’agricoltura nel nostro Paese.
Nel corso degli ultimi anni queste pressioni hanno raggiunto livelli gravissimi. Ciò nonostante, il personale dell’INFS ha mostrato una profonda dedizione all’importantissimo ruolo di supporto scientifico alla conservazione dell’ambiente, resistendo sia a tali pressioni indebite, sia ad una situazione lavorativa al limite del collasso.
Come se non bastasse si è giunti persino alla situazione, gravissima e paradossale, di membri del Consiglio Direttivo dell’Ente, la Sig.ra Viviana Beccalossi, rappresentante della Conferenza Stato-Regioni, ed il Sig. Sergio Berlato, rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i quali hanno ripetutamente denigrato l’operato dell’Ente e la dignità professionale dei dipendenti, giungendo la prima a tacciare pubblicamente i pareri espressi dall’Ente come “ideologici”.
A fronte di questa situazione drammatica, il personale dell’INFS riunito in assemblea, ha deciso di sottolineare come non si senta affatto rappresentato da un Consiglio Direttivo di Amministrazione che non è stato in grado di sollecitare tutte le possibili iniziative volte a costruire le convergenze politiche necessarie a risolvere la gravissima situazione finanziaria presente ed indicare una prospettiva futura per l’Ente.
In una realtà europea e globale sempre più proiettata verso lo sviluppo della ricerca, anche nel campo della conservazione della fauna e dell’ambiente, a fronte anche dell’impegno espresso nello stesso programma politico dell’attuale maggioranza, si chiede che il Governo italiano non rinunci al patrimonio di conoscenze, informazioni e professionalità che l’INFS può e desidera fortemente continuare ad offrire al Paese.
Come già preannunciato nei comunicati stampa diramati dalle OO.SS. (FLC-CGIL, FIR-CISL, UIL-PAUR, USI-RDB) in data 22.11.2006, il personale INFS denuncia l’impossibilità materiale dell’Ente di far fronte fin d’ora ai compiti istituzionali in materia – tra l’altro – di calendari venatori, conservazione e controllo della fauna, recepimento di deroghe comunitarie, accertamento del rischio di influenza aviaria.

Mi auguro che un organismo così importante non sia veramente costretto ad interrompere la propria attività! La cosa lascia pensare…

Vendere le mie foto??

Già… finora non m’ero posto il “problema”, però oggi m’è arrivata una telefonata di mio fratello Marco che mi dice «Le vendi le fotografie che hai esposto? C’è un mio professore che le vorrebbe perché gli sono piaciute». Ahum! E mo’? 😯

Non ho proprio la più pallida idea di quanto possa valere una mia foto. Ho provato anche a sfogliare il tariffario Tau-Visual (per chi non lo sapesse è il tariffario di riferimento per i fotografi professionisti), ma non ne ho ricavato granché anche perché, per l’appunto, io non sono mica un professionista!
Posso solo ipotizzare quanto possa valere una fotografia, paragonandomi ad un professionista di livello 1 (il più basso di 7 livelli): dai 20 ai 50 Euro.
Però… boh! Voi che fareste? Accetto o dico che non sono in vendita?  :scratch:

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