meltina

Autunno sull’altopiano del Salto

Oramai ho rinunciato a scrivere in maniera continuativa sul blog, ma non vorrei lasciar passare un altro mese prima di fare un piccolo resoconto dell’ultima uscita. Già… perché tra un sabato in cerca di carrozzine e l’altro in cerca di lettini, ogni tanto riesco a prendermi un po’ di tempo per la fotografia. Come lo scorso sabato, ad esempio, che in una bella giornata di sole ho potuto godere dei colori dell’autunno sull’altopiano del Salto in zona Meltina/San Genesio.

L’uscita programmata con Paolo è stata piacevole fin dal primo momento quando, giunti sui prati di Lavena, abbiamo cominciato la giornata fotografando un puledro di cavallo avelignese e la sua mamma in una splendida cornice autunnale. Nell’insieme la giornata è stata una passeggiata attraverso quello che è conosciuto anche come il più grande prato di larici d’Europa; quale luogo poteva essere migliore per fotografare la stagione più colorata dell’anno?


E se già di per se l’ambiente circostante è in grado di regalarti sensazioni di tranquillità, qualche piccola emozione è arrivata anche dal cielo: in più di un’occasione abbiamo avuto modo di osservare il famoso “mobbing” di una cornacchia ai danni di una poiana. Tra l’altro una di queste ultime, come si vede nella foto, ci è anche passata piuttosto vicina.

Ma non è finita! Sulla strada del ritorno mi sono improvvisamente accorto di una strana riga nera nel cielo; in un primo momento avevo pensato ad un parapendio, ma la forma era davvero strana. Così ho puntato il teleobiettivo ed ho visto che si trattava di uno stormo di circa 60-70 uccelli di grandi dimensioni che attraversava la valle dell’Adige in direzione sud. Così mi sono messo a fantasticare su cosa potessero essere quei punti neri che si stagliavano in formazione nel cielo. A Paolo ho detto: «Potrebbe essere di tutto… anatre, oche… magari gru… siamo in periodo di migrazione!»

Mi rendo conto che dalla foto non si vede un granché… 🙄
Arrivato a casa, ecco la sorpresa: dal nodo locale di EBN Italia arrivano numerose segnalazioni di un’imponente passaggio di gru in regione!! Si parla di almeno 1200 esemplari che hanno attraversato il nostro territorio per raggiungere i luoghi di svernamento. Peccato non averle notate prima; magari sarei riuscito a vedere qualcosa di più che dei semplici punti neri. Ma comunque… che emozione già solo sapere di aver in qualche modo documentato il viaggio di questi instancabili migratori!

Contrapposizioni

A volte rimango veramente impietrito di fronte a certi titoli dei giornali. Impietrito dalla crudeltà che alberga nella gente. Ci sono moltissimi episodi, ogni giorno, che danno seriamente da pensare: genitori uccisi dai figli nei modi più disparati, neonati gettati dalla finestra, prigionieri decapitati e quant’altro. E’ assurdo pensare che un essere umano possa arrivare a compiere atti del genere… eppure accadono.

E questa violenza si può osservare anche nel rapporto che gli uomini hanno con gli animali. Mentre aspettavo il mio pranzo (un Bauerntoast, ndr), oggi, leggevo il quotidiano Alto Adige dove in una colonnina della prima pagina veniva riportata una notizia: «Uccidono un leprotto trascinandolo con l’auto» (sicuramente il titolo non è esatto, ma il succo è lo stesso).
Secondo quanto rilevato dai carabinieri, infatti, due ragazzi avrebbero preso un leprotto sull’altipiano di Meltina, l’avrebbero poi legato all’automobile con una corda e trascinato per decine di chilometri fino al paese di Nalles! Ai carabinieri avrebbero detto che si è trattato di una bravata per divertirsi (!) e che l’animale l’avevano trovato sulla strada già morto. Ma la vicenda è tutta da chiarire e, comunque sia andata, ne sono rimasto davvero schifato!

Fortunatamente qualche pagina dopo mi è tornato il sorriso, leggendo che 10 vigili del fuoco si sono mobilitati, proprio a Merano, per salvare un cane che, caduto nel fiume e con gli arti ormai intorpiditi dal freddo, sarebbe sicuramente morto se non fosse intervenuto qualcuno.
E’ bello vedere che ai due ragazzi cinici della prima notizia si contrappongono ben 10 persone che non esitano ad entrare nell’acqua gelata del fiume per salvare un cane. Certo se non ci fossero notizie come la prima sarebbe decisamente meglio… :sospiro:

Archivio articoli

Creative Commons License

Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons. Le immagini di questo sito possono essere utilizzate gratuitamente, per scopi senza fini di lucro, dietro semplice richiesta via mail, oppure acquistate su iStockphoto.