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Assenza…

Sì, è vero… me ne rendo conto. Nelle ultime settimane sono stato vergognosamente assente dal blog. Il fatto è che non c’è granché da dire; sono stato in ferie 2 settimane, passandole praticamente a casa e facendo anche pochissimi scatti. Pochi ma buoni? Sì, può essere… ma questo starà a voi dirlo!
Questo è una delle foto che metterò online nelle gallerie con il prossimo aggiornamento…

Cephalanthera rubra

Il soggetto è un’orchidea spontanea, piuttosto comune ma comunque bellissima, che ho trovato casualmente girando nei boschi di Avelengo. Quando l’ho vista non avevo dietro l’attrezzatura giusta per riprenderla, quindi non mi son lasciato scappare l’occasione e due giorni dopo sono tornato per cercare di fotografarla al meglio.
Le altre immagini che andrò ad inserire nei prossimi giorni appartengono sempre al filone “macro” (per lo più fiori e insetti). Ma prima… devo trovare il tempo per finire di sistemarle! :drop:

Alla scoperta della stazione

Finalmente in ferie! E spero finalmente con un po’ di tempo libero per dedicarmi al mio hobby; per il momento promette bene, ma visti i precedenti meglio fare le corna…  🙄

L’occasione questa volta era un po’ diversa dal solito: niente fiori, uccelli o insetti, bensì una sorta di “gita scolastica” alla scoperta della stazione di Merano. Una stazione piccola, ma tutto sommato interessante da esplorare grazie ad un addetto che ci ha guidato in quasi tutti gli angoli della struttura.
Compagni di questa uscita sono stati i soci e amici del Fotoclub Immagine, con i quali stiamo cercando di mettere in piedi un piccolo progetto fotografico sulla stazione promosso dal Comune di Merano tra tutte le associazioni locali.

Per il momento i risultati, almeno per quanto mi riguarda, non sono comunque stati entusiasmanti; le immagini più interessanti arrivano forse da elementi che poco hanno a che vedere con treni e rotaie. Ecco comunque qualche esempio degli scatti di ieri…


Nel complesso le foto scattate non sono male. Quella delle 500 in fila mi piace parecchio, ma per il “progetto stazione” non si adatta molto. Ora devo vedere se riesco a tirare fuori qualcosa di meglio da alcuni scatti in bianco e nero, anche se non sono particolarmente fiducioso…

Una giornata nel Parco dello Stelvio

Quando nell’ultimo post parlavo di orchidee era già prevista per sabato 5 luglio una trasferta fotografica nel Parco Nazionale dello Stelvio, MA visti i precedenti ho scaramanticamente deciso di non dire nulla… e forse a qualcosa è servito, perché è andato quasi tutto come previsto. Quasi… perché uno degli obiettivi principali dell’uscita sarebbero state le stupende Scarpette di Venere (Cypripedium calceolus), tra le più belle orchidee spontanee delle Alpi ed ormai molto rare.
Ma ai piedi degli splendidi ghiacciai dell’Ortles, la giornata è iniziata con una piccola delusione; arrivati nel luogo dove normalmente si possono trovare queste particolari orchidee, abbiamo purtroppo constatato che i pochi esemplari presenti erano già sfioriti.

Fortunatamente il territorio offre molte opportunità… che Maurizio, Paolo ed io non ci siamo lasciati scappare! Lasciata la zona delle “scarpette”, dopo un paio d’ore di girovagare, ci siamo avviati lungo i tornanti della strada che porta al passo dello Stelvio, nella speranza di trovare altri fiori da fotografare e magari un po’ di farfalle (che qui hanno una densità di popolazione sorprendente).
Passati i 1800 metri s.l.m. la prima cosa che ci è saltata all’occhio è stata la presenza di numerosissime piante di giglio martagone (Lilium martagon), fiore da forma e colore davvero belli; alché alla prima piazzola utile ci siamo fermati ed abbiamo esplorato i dintorni, fotografando diversi soggetti sia floreali che animali. Purtroppo, a causa delle condizioni del tempo non particolarmente favorevoli, le farfalle non erano granché presenti. Ma la giornata è stata comunque un susseguirsi di emozioni.

La prima ci è stata regalata da due cuccioli di marmotta che sono passati proprio vicino a noi per poi nascondersi in una tana ai margini della strada; difficile riuscire a fare delle foto degne di nota, ma anche la sola osservazione è piacevole. L’emozione più forte, però, è venuta senza dubbio dall’aver potuto osservare a lungo, a circa 50 metri da noi, una bella femmina di capriolo che si è lasciata fotografare per nulla intimorita!

Stavamo per tornare alla macchina, quando sopra di noi, in mezzo agli abeti, ho sentito un rumore abbastanza forte. Alzando lo sguardo ho intravisto un animale dal pelo fulvo che brucava incurante della nostra presenza. Era una femmina di capriolo!
Inizialmente sembrava si stesse spostando verso il fitto del bosco, senza lasciarci alcuna possibilità di immortalarla; ma poi è ritornata indietro, mettendosi invece in una posizione a noi molto favorevole. Ogni tanto alzava lo sguardo, ci guardava, poi tornava a brucare come niente fosse.
Era tanto tempo che speravo mi si presentasse un’occasione simile, ma devo dire che è stata del tutto inaspettata e molto emozionante!!  :boogie:

Prima di concludere questo post (vista anche l’ora tarda), vi mostro qualche altro scatto realizzato nel corso della giornata.

Ochlodes silvanus. © G. Perbellini 2008.

Tutte le immagini che vedete sono state scattate nella zona poco sopra Trafoi, ad esclusione della prima farfalla che arriva invece da Rablà dove, sulla strada del ritorno, abbiamo fatto una veloce puntatina per verificare l’eventuale presenza di specie interessanti al laghetto dei pescatori.

Avelengo con sorpresa!

E’ da un po’ di settimane che mi ripropongo di andare in cerca di orchidee da fotografare, anche se finora era rimasta solo un’idea e non si è concretizzata per tutta una serie di motivi. Ieri però, durante una breve camminata verso il rifiugio Parete Rossa nella zona di Falzeben/Merano 2000 (con scopi di altro genere), il mio occhio si è lasciato attrarre da un fiore rosa che pareva tanto essere un’orchidea… e lo era!
Più precisamente Dactylorhiza maculata, splendido fiore che avevo già avuto l’occasione di fotografare a San Vigilio di Marebbe un paio di anni fa e che inaspettatamente mi si è presentato davanti in un luogo in cui mai avrei pensato di trovarlo.

Ed oltre a queste, ho trovato anche una forma albina della stessa specie (foto 2), anche se ancora quasi completamente chiusa, ed un paio di esemplari di Listera ovata (foto 3), orchidea abbastanza comune ma non facilissima da individuare a causa del suo aspetto poco appariscente.
Che dire… è stata una piacevole sorpresa a cui spero di dare seguito anche il prossimo weekend!

Aggiornamenti vari

Rieccomi dopo un po’ di tempo. Tanto per cambiare il blog è rimasto poco attivo, ma almeno dall’ultima volta il sito l’ho aggiornato; ed è stato un aggiornamento corposo dato che oltre a 2 nuove foto del mese (nuovamente in ritardo) ho messo immagini nuove in quasi tutte le gallerie. Ed ora sto preparando un nuovo update!

Riguardando le foto in alcune gallerie, mi son reso conto che la qualità dei miei scatti negli ultimi tempi è decisamente salita; un tempo sul sito avrei messo di tutto, mentre adesso sono diventato più selettivo e cerco di mettere immagini belle e interessanti. Per questo ho deciso di cambiare alcuni vecchi scatti e sostituirli con altri più recenti e maggiormente degni di nota! 🙂

Tra le fotografie che pubblicherò nei prossimi giorni (o forse già stasera se faccio in tempo a finire) ce ne sono alcune che ho realizzato la scorsa domenica a Tesimo in compagnia di Paolo. Doverosa quindi la consueta anteprima


Le immagini qui sopra rientreranno tutte nel prossimo aggiornamento; con una piccola novità! Forse avrete notato che l’intestazione del mio sito è leggermente cambiata: al posto dello scoiattolo sono comparse due ranocchie in accoppiamento, frutto di una recente uscita fotografica. Ebbene questa scelta è dovuta al fatto che, incitato da molti, ho cambiato la firma sulle mie foto che presto avranno un vero e proprio logo, che con le rane evidentemente ha qualcosa a che fare… 😉

Lunedì di Pentecoste

Qui in Alto Adige, non abbiamo festività legate ad un patrono, come è invece usanza un po’ in tutto il resto d’Italia; in compenso da noi viene festeggiato il lunedì di Pentecoste, giorno in cui quindi ho subito colto l’occasione per qualche altro scatto.
Nei forum di fotografia naturalistica ultimamente si vedono splendide foto delle più particolari varietà di orchidee e senza dubbio uno dei prossimi obiettivi saranno quelle; per il momento, però, da queste parti la stagione è ancora indietro visto che fino a un mese fa c’era quasi la neve.
Quindi lunedì io e Paolo abbiamo avuto pochi soggetti floreali a disposizione, ma qualche scatto l’abbiamo comunque fatto.


Quelli di cui sono più soddisfatto sono senza dubbio legati all’arcobaleno sul torrente, scatti che ho intitolato “Inside the rainbow” realizzati alla base della cascata di Parcines. Non sono ancora certo se siano da elaborare saturando i colori o lasciarli un po’ più neutri come nella foto che si vede qui sopra; così mi sembra si avvicini di più all’immagine reale, tantopiù che per saturare i colori ho sottoesposto già in fase di ripresa

Ciò che invece dobbiamo assolutamente cambiare è l’orario di partenza. Lunedì siamo usciti di casa intorno alle 7.00… troppo tardi! Ahimè per la fotografia floreale c’è poco da fare, la luce verso le 8.30-9.00 è già troppo dura.
In alternativa la luce del tramonto potrebbe essere l’ideale, ma dobbiamo ahimé conciliare le uscite anche con gli impegni quotidiani… e non è sempre facile! :drop:

Tesimo – Sant’Ippolito

In quest’ultimo periodo sto fotografando parecchio; magari con risultati non eccelsi, ma almeno riesco a prendermi il tempo per dedicarmi al mio hobby. Non altrettanto riesco invece a fare con il blog che tra una cosa e l’altra sto trascurando un po’. E allora mi rifaccio (un pochino in ritardo) con un breve resoconto di un giretto fatto un paio di weekend fa nei dintorni di Tesimo, sulla strada per il Passo Palade.
Niente di che… una semplice passeggiata in compagnia di moglie e suoceri, ma nel complesso carina. Dal parcheggio subito dopo la galleria di Tesimo siamo saliti, in breve tempo, alla chiesetta di Sant’Ippolito che si affaccia sull’intera vallata dell’Adige da Merano a Bolzano.
Di lì siamo poi scesi lungo un sentiero abbastanza tortuoso, entrando poi nel bosco dove si trova anche un bel biotopo che meritava di certo qualche scatto…


Non vorrei sbagliarmi, ma credo si tratti di una torbiera, quindi potrebbe rivelarsi molto interessante dal punto di vista botanico; credo ci tornerò prossimamente!
Sulla strada del ritorno, infine, ancora qualche scatto per immortalare alcuni vecchi castagni che si trovano sotto alla chiesetta e che donano un aspetto particolare al paesaggio.

Colgo l’occasione per ricordarvi che c’è tempo fino a mezzanotte di domenica 18 maggio per votare le fotografie che partecipano al concorso fotografico “L’incarico” organizzato da Canon. Rinnovo quindi l’invito a votare, se vi va, la mia fotografia cliccando qui! 😉

Un sabato fuori casa

Era da tempo che non avevo una giornata così piena come quella di sabato scorso. Iniziata alle 6.20 del mattino, conclusasi solo la sera verso le 19.30 e comunque molto stimolante. Ma partiamo dall’inizio!

Come ogni sabato, consueta uscita fotografica in compagnia di Paolo; la meta era sempre la solita (il Delta del Valsura), ma questa volta abbiamo cambiato zona per vedere se trovavamo qualcos’altro di interessante da immortalare. Dopo un paio d’ore di appostamento, ci siamo spostati verso il laghetto dei pescatori, dove abbiamo fatto gli unici scatti degni di nota. Poi, ancora, ci siamo mossi tra la folta vegetazione lungo l’argine del fiume, senza però trovare nulla di particolare; nel complesso comunque una mattinata piacevole e non del tutto infruttuosa…


Dopo pranzo invece ho fatto un giro in bici per le campagne con Jenny; e poi alle 17.45 nuovamente appuntamento con Paolo e Stefano per andare ad assistere ad una scena certamente non usuale…

Da qualche anno, alcuni abeti nei dintorni di Merano sono stati colonizzati da numerosi aironi cinerini ed in questo periodo, immersi nella inusuale ambientazione, si possono osservare i pulli che vengono alimentati dai genitori e che irrobustiscono le ali per poter affrontare il primo volo.
E’ un’esperienza interessantissima per la quale ringrazio Stefano e di cui probabilmente scriverò nei prossimi giorni dato che conto di tornarci presto. Peraltro è stata resa ancora più interessante dal primo utilizzo della modalità Liveview della mia Canon EOS 40D; già… perché ho scoperto che con questa funzione è possibile anche zoomare sullo schermo LCD (non nella foto finale) fino a 10x. Osservare i pulli con un ingrandimento di 300 x 1.4 x 1.6 x 10 (che corrisponderebbe nel formato 35mm ad una focale di 6720 mm!!) e con la qualità paurosa dello schermino della 40D sembra quasi di guardare un documentario in diretta!!! 😯

Tra una pioggia e l’altra

Questo ultimo periodo è davvero incredibile… piove, piove, piove sempre! Da un lato non mi dispiace, perché ascoltare la pioggia che rumoreggia sul tetto mi rilassa e l’aria è nettamente più pulita; ma è anche vero che per il mio hobby la pioggia non è troppo proficua.
Secondo me è proprio il clima ad essere cambiato; non c’è giorno, ahimé, in cui non piova o ci sia vento. Sembra incredibile ma è così! Quando non piove si alza quasi sempre il vento e soprattutto per la macro, su cui vorrei ricominciare a cimentarmi come si deve, è deleterio.

Fortunatamente tra una giornata di pioggia e l’altra, sabato scorso con Paolo siamo riusciti a fare un’uscita anche se non particolarmente fortunata. Si allunga la lista delle specie da me osservate (balia nera, capinera, piro piro piccolo e un altro uccellino non meglio identificabile), ma fotograficamente parlando i risultati sono stati abbastanza deludenti.
Forse sono io che sto diventando abbastanza esigente, però mi piacerebbe andare un po’… oltre, riuscire a riprendere qualche soggetto particolare od ottenere foto “perfette” (utopia! 🙂 ) di quelli “soliti”.


N.B.: l’uccelletto è un crop, il bruco è un po’ così cosà; si salvano le rane, mentre… Paolo è Paolo 😆

La checklist si allunga

La mia personale lista di avvistamenti comincia ad allungarsi ed è sempre più ricca di sorprese! Domenica scorsa, in compagnia di Stefano, abbiamo fatto l’ennesima uscita fotografica al biotopo del Valsura che dal punto di vista fotografico non è stata un granché, ma dal punto di vista ornitologico era invece alquanto interessante!
Per la prima volta, infatti, ho avuto la possibilità di osservare non uno, bensì una coppia di aironi rossi, più piccoli degli aironi a cui sono abiutato, ma molto molto belli. E le sorprese non erano finite perché si è fatto nuovamente vedere anche l’airone bianco maggiore, oltre a diversi cormorani e aironi cinerini.


Le occasioni fotografiche, come detto, non sono state delle migliori; quelli che vedete qui sopra, infatti, sono per lo più dei crop delle immagini originali e pertanto lontane dal poter essere considerate belle foto.
In compenso, delusi per la mattinata non particolarmente proficua, io e Stefano abbiamo fatto un giro e tra l’erba e le ortiche (ahia!) abbiamo notato una marea di bruchi neri e parecchi coleotteri curculionidi; io non avevo dietro l’obiettivo macro, ma quando siamo andati via sono tornato a casa, ho preso l’attrezzatura e sono tornato lì per qualche altro scatto. In un’oretta non ho fatto molto, causa anche il vento, ma di una delle immagini scattate sono parecchio soddisfatto…

Accoppiamento tra curculionidi (Phyllobius piri)

Con questa immagine provo anche a partecipare al concorso “L’incarico” organizzato da Canon Italia… dubito di arrivare ad essere selezionato, ma non si sa mai!
Si tratta di una coppia di Phyllobius (probabilmente Phyllobius piri, secondo gli esperti del forum di Natura Mediterraneo) che si stava allegramente facendo i propri comodi su una sorta di spiga! :asd:

Domani mattina si fa il bis con Paolo… vedremo cosa avrò la possibilità di riprendere. Mal che vada, i bruchi meritano un po’ d’attenzione in più!

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