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Immagini scattate da me

Contrasto sulle immagini: sì o no?

Frequentando il Fotoclub Immagine di Merano ed il forum del Canon Club Italia, ho notato che ora con il digitale molti fotografi aumentano in postproduzione i contrasti e la saturazione dei colori per rendere questi ultimi più intensi.
Nel mettere alcune mie fotografie sul forum del Club Canon, per confrontarmi con altri fotoamatori, uno dei poster più attivi mi ha suggerito su più di un’immagine di aumentare il contrasto. Le sue fotografie, in effetti, hanno dei colori brillanti ed i colori sono particolarmente intensi. Però è anche vero che le immagini tendono ad essere un po’ finte o, per così dire, forzate.

Personalmente, per il tipo di fotografia che faccio, penso che rappresentare i soggetti nella maniera più naturale sia la cosa migliore; se un fiore è rosa pastello non deve diventare lilla per essere più bello! Vi faccio un esempio, con una delle foto di cui si parlava sul forum, di che risultato si può ottenere aumentando il contrasto di un’immagine.

La differenza non è particolarmente evidente: giocando con i livelli colori e contrasti potrebbero essere accentuati ulteriormente, ma ho preferito non esagerare. Dal punto di vista estetico la fotografia a destra è più d’effetto; nella realtà però il fiore è di un colore più pastello, così come si vede nella foto di sinistra. Io preferisco l’originale o almeno un compomesso che non alteri i colori. E voi? Quale foto preferite? Attendo i vostri commenti!

Il ritorno dei rospi…

Come ogni anno in questo periodo è tempo di migrazioni per i rospi ed altre specie di anfibi che, trascorso l’inverno in luoghi ben riparati, si risvegliano dal torpore per raggiungere i luoghi di riproduzione. Chi ha visto la mia galleria animali sa che gli anfibi sono un soggetto che amo molto (quasi quasi pensavo di istituire una sezione apposta dedicata agli anfibi visto il numero di foto presenti, destinate peraltro ad aumentare). E questo non solo per la relativa facilità con cui li si può fotografare, ma anche per la vita particolare che conducono e che spesso viene ignorata dalle persone.

Barriere per gli anfibi

Barriere per gli anfibi

E proprio a tal proposito devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito quando questa mattina, andato nuovamente a Monticolo nella speranza proprio di trovare i rospi, ho visto un’intera classe di ragazzini guidata dall’insegnante che raccoglieva gli animali che si trovavano lungo una barriera appositamente piazzata (una delle maggiori cause di mortalità è dovuta al traffico nel periodo delle migrazioni, pertanto spesso le zone che sono scenario di migrazioni vengono protette da barriere per evitare gli investimenti) portandoli poi ‘in salvo’ nel vicino canneto.
L’insegnante spiegava ai ragazzi alcune cose sulla riproduzione degli anfibi e li sensibilizzava nei confronti dei pericoli che corrono; a dire il vero non ho capito tutto perché parlava in tedesco (e io in tedesco non sono una cima), ma son contento che qualcuno porti avanti iniziative di questo genere. Anche se poi devo dire che non tutti hanno ben compreso ciò che stavano facendo. Qualcuno ci giocava, qualcuno li lanciava nell’acqua a 2-3 metri di distanza (uno s’è preso una ‘spanciata’ che non lo invidio!!!), ma nel complesso credo che la loro esperienza sia stata positiva.Rospi comuni (Bufo bufo)

Incontro con il merlo acquaiolo

Ecco… oggi, fotograficamente parlando, non è andata granché bene, ma l’esperienza è stata decisamente più interessante dei giorni passati.
Questa mattina non ero ancora ben deciso su dove andare, poi mi son diretto verso il biotopo del Valsura dove speravo di trovare soggetti interessanti per le mie foto. Arrivato lì vedo che la zona è parzialmente recintata e sparsi lungo il confine ci sono cartelli con scritto: «Divieto d’accesso. Riserva faunistica». Beh… poco male… so da dove entrare e non è certo mia intenzione fare danni!
Purtroppo l’orario in cui sono andato non è dei migliori ed i nidi di picchio di qualche anno fa non ci sono più (o, per meglio dire, non son riuscito a ritrovarli), ma almeno mi son fatto un’idea e sicuramente ci tornerò prossimamente. Dopo aver avvistato una poiana, qualche airone e vari uccelletti non meglio identificabili ho girato i tacchi e sono andato a Lazago, nella speranza di trovare quegli aironi che tanto danno fastidio alla Provincia (vedi primo post del blog). Gli aironi se ne stavano belli lontani sugli alberi, però finalmente ho potuto osservare da vicino il merlo acquaiolo!

Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus)

Probabilmente non tutti (o forse proprio pochi) conoscono questo simpatico uccelletto, nonostante sia piuttosto diffuso lungo i fiumi. Le dimensioni sono quelle di un normale merlo, ma i colori e le abitudini sono ben diverse! L’aspetto più affascinante del merlo acquaiolo è che si nutre di piccoli animaletti che vivono nel greto del fiume, così per mangiare ha imparato letteralmente a camminare sott’acqua, incurante della corrente. E, aldilà di questo, è simpatico da vedere per via dei caratteristici “saltelli sulle zampe” quando è fermo su di una roccia.
Osservarli è stato interessante, specie quando (forse, paradossalmente, per timore nei miei confronti) 2-3 di questi merli hanno fatto un “volo radente” a meno di 2 metri da dove mi ero appostato, riempendo l’aria con il loro fischio.
Una bella esperienza, sicuramente da ripetere… magari in una giornata più calda e soprattutto meno ventosa!

Ecco le foto!

Giovedì scorso sono andato trepidante a ritirare le diapositive fatte la mattina di sabato scorso… qualcuna forse è un po’ buia e la scansione non rende granché bene, ma sono comunque più che contento di come sono venute!! A dire il vero non speravo tanto 🙂

Qui sul sito ne ho caricate solamente 4 (nella sezione fotografia -> animali)… inutile sarebbe metterle tutte. Certo che, porca miseria, tra una cosa e l’altra la tentazione di comprare una reflex digitale è forte. Per il momento mi sto attrezzando per uno scanner, ma non son molto sicuro che ne valga la pena. Boh, staremo a vedere! Per adesso ditemi come vi son sembrate le foto!!!

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