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Napoli: rifiuti e termovalorizzatori

Sono settimane ormai che i telegiornali non parlano d’altro e mille cose si sono dette sull’emergenza dei rifiuti in Campania. I napoletani danno la colpa a Bassolino e Iervolino, rispettivamente presidente della Regione e sindaco di Napoli; a livello nazionale la politica punta il dito contro il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio chiedendone le dimissioni, soprattutto dall’opposizione…
Ma cosa sta succedendo davvero a Napoli? Non sono solito occuparmi di politica su questo blog, ma il punto di vista ambientale invece mi sta molto a cuore e molte delle cose che ho sentito in questi giorni mi fanno inorridire.

Le colpe
Se proprio dobbiamo cercare un colpevole, non vi è ombra di dubbio che i maggiori rappresentanti delle amministrazioni campane debbano stare nell’occhio del ciclone. Ma trovo anche ridicolo che si arrivi sempre a polemiche a livello nazionale…
In primo luogo, Berlusconi & company farebbero bene a ricordare che l’emergenza rifiuti in Campania è tale già dal 1994, quando venne nominato il primo Commissariato. Proprio nel ’94 nasceva il primo Governo Berlusconi; e dal 2001 al 2006 la destra è stata al governo, nuovamente con Berlusconi. Tempo a disposizione volendo ce n’era…
In secondo luogo, come fa notare anche Beppe Grillo sul suo blog, la politica (ed in particolare Forza Italia con i vari Vito, Bondi, Cicchitto…) sta cercando nel Ministro dell’Ambiente il suo capro espiatorio, accusandolo di inadeguatezza per il suo ostruzionismo nei confronti dei termovalorizzatori. Ma siamo sicuri che la colpa sia sua? Come dice Grillo… possibile che la colpa sia di chi al posto dei termovalorizzatori vuole la raccolta differenziata e l’aria pulita?

A proposito di raccolta differenziata…
In Trentino-Alto Adige in questi giorni si è parlato, a livello politico, dello smaltimento dei rifiuti campani; e giustamente ci sono forti opposizioni…
Anche qui abbiamo le nostre discariche, tarate chiaramente sulla popolazione della regione. E la raccolta differenziata la facciamo! Si parla di circa il 60% dei rifiuti riciclati; abbiamo bidoni per vetro, carta, alluminio, plastica, verde, umido… e per quello che non si può buttare nei bidoni ci sono centri di raccolta e centri di riciclaggio (dove io tra un po’ ho l’abbonamento 🙂 ).
In Campania, secondo Legambiente, siamo a poco più del 10% nel 2001. E’ inaccettabile! Peraltro forse non è tutta colpa delle istituzioni, dato che si parla anche di «uno scarso coinvolgimento emotivo degli utenti, poco responsabilizzati ed evidentemente non partecipati al servizio». Onestamente se vivessi in una città soffocata dai rifiuti, il coinvolgimento emotivo penso ci sarebbe!

No ai termovalorizzatori
Che i rifiuti bruciati per strada siano più nocivi dei termovalorizzatori non vi è dubbio; i danni, sia ambientali che per la salute dei cittadini, possono essere notevoli (basti pensare alla diossina che ne viene liberata). Ma è vero anche che la costruzione di un termovalorizzatore non è immediata; e se con gli enormi stanziamenti fossero state avviate della campagne SERIE di raccolta differenziata, FORSE non sarebbero necessari molti impianti per l’incenerimento e le discariche sarebbero un po’ meno piene.
In questo mi trovo perfettamente in linea con il pensiero di Alfonso Pecoraro Scanio e Beppe Grillo. Bruciare i rifiuti non è la soluzione! I problemi non vanno risolti sempre nella maniera più rapida; pianificare la raccolta dei rifiuti non sarà semplice, ma è possibile!

Domande senza risposta?
Osservando ciò che avviene attraverso i TG, ci sono molte domande che non posso fare a meno di pormi. Concludo quindi con alcune di queste…

  1. Perché a Posillipo rifiuti in giro per strada non se ne vedono? Dove finiscono i rifiuti della “Napoli bene”?
  2. Perché si vede gente di paesi della Campania che viene intervistata e che non vuole una discarica nel territorio del proprio comune e che al contempo si lamenta delle montagne di rifiuti che si trova in strada?
  3. Dove sono finiti tutti i soldi pubblici che sono stati stanziati, già dal 1994, per risolvere il problema?
  4. Perché una parte delle persone che protestano (tenendo a precisare che la maggior parte sono persone civili) si permettono di assalire perfino i pompieri (che spesso sono pure volontari)?!
  5. E per finire… perché tutte le regioni italiane devono avere le proprie discariche (fino a 20 in alcuni casi) e la Campania invece è l’unica regione ad averle chiuse tutte???

E come si dice in questi casi… ai posteri l’ardua sentenza!!

Inceneritore a Bolzano: Beppe Grillo contro i politici

E’ da poco iniziato un tour di Beppe Grillo che lo porterà in molti comuni italiani; lunedì prossimo è il turno di Bolzano ed il noto comico, da tempo impegnato (tra le altre cose) a favore dell’ambiente, ha chiesto un incontro con il presidente della Provincia Durnwalder e con il sindaco di Bolzano Spagnolli per discutere dell’inceneritore che è stato previsto per il capoluogo altoatesino.
Ma le reazioni dei politici sono tutt’altro che positive. E attraverso le pagine dei quotidiani degli ultimi giorni entrambi hanno rifiutato l’invito (o “chiamata”, come l’hanno definita) di Beppe Grillo, dichiarando di non accettare imposizioni da parte del comico, nonostante la stima che hanno nei suoi confronti.

I retroscena della vicenda non li conosco e posso capire che un appuntamento fissato a senso unico (ore 15.00 nel palazzo della Provincia) può non essere gradito. Ma quello che mi fa schifo è il concetto finale che è stato espresso da Spagnolli e Durnwalder: «E’ già stato tutto deciso, l’inceneritore si farà».
Come troppo spesso accade, non c’è spazio al dialogo ed al confronto in Alto Adige. Tutto viene deciso sulla carta, ignorando le richieste della popolazione, delle associazioni, dei comitati cittadini. Aleggia ovunque un generale senso di potere incontrastabile, anche quando le argomentazioni fornite sono valide.
Mi auguro un ripensamento, mi auguro che quest’incontro si possa fare e mi auguro che le posizioni sull’inceneritore possano essere riviste. Ma onestamente le speranze sono vane; non è la prima volta che le amministrazioni locali fanno di testa propria e le proteste son sempre servite a poco, se non addirittura a peggiorare le cose.

Non entro troppo nel merito, perché sarebbe un discorso lungo e noioso. Ma per saperne di più fatevi un giro sul “meetup” degli amici di Beppe Grillo di Bolzano e provincia:
http://beppegrillo.meetup.com/157/boards/

Bruno continua a far parlare di sé

Prima di tornare a parlare di Bruno, una brevissima riflessione – su spunto di Yubi – su come è stata trattata l’intera vicenda. E’ giustissimo che la notizia abbia avuto tutto questo rilievo, ma è triste che si debba arrivare a casi limite per rendersi conto di quanto ogni giorno perdiamo. A volte ci si accorge che qualcosa manca solo quando non c’è più, altre volte invece le cose passano del tutto inosservate. E così c’è chi si stupisce di non sentire più le rondini gridare nel cielo d’estate o di vedere le lucciole quando si reca in campagna o in montagna; per altri, invece, queste cose non sono importanti… ma l’orso… eh, quello sì che lo vedono!

Bando alle polemiche, leggendo oggi l’Alto Adige trovo ancora numerose reazioni sull’abbattimento di Bruno. Non so a livello nazionale se la notizia ha avuto così ampio rilievo (ne parla comunque Beppe Grillo nel suo blog), ma a livello locale sta creando un vero e proprio fiume di opinioni. Sul quotidiano di oggi c’erano di nuovo quattro pagine dedicate alla vicenda: un’intera pagina che ricostruisce le ultime ore di vita di Bruno (scacciato poco prima dal alcune mucche al pascolo), diversi riquadri con le reazioni di politici ed associazioni (un po’ quelli che avevo indicato ieri), un articolo di mezza pagina sul progetto “Life Ursus” e soprattutto molte lettere arrivate in redazione dai lettori del quotidiano. Ma non solo.
Qualche stralcio delle lettere:

«Siamo di fronte all’ennesima prova che l’essere umano ha avuto un grande dono dalla vita, ma non è in grado di gestirlo… l’intelligenza!»

«Sono indignato e offeso da tanta barbarie. Mi riferisco a quei criminali che hanno sparato: si, è vero, su ordine governativo, ma la loro coscienza? Potevano tranquillamente usare un dardo soporifero […]».

«Grave scelta quella di abbattere Bruno. Non mi è chiaro se è stato ucciso da cacciatori comuni o gente dal grilletto facile mandata lì apposta dal governo…»

«Lavoro da diversi anni all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, dove gli orsi bruni vivono da sempre. Non sono animali socievoli, ma aggrediscono solo se si sentono in vero pericolo […]. Sappiate che i lupi e gli orsi, quando sentono odore umano fuggono. Perciò ritengo che la caccia sia stata spietata».

«Uccidendo Bruno la Germania ha lanciato un messaggio devastante sul piano educativo. Inoltre, la voce delle sensibilità civili e animaliste è stata bypassata con spocchia e pseudo argomentazioni logistico-etologiche da far paura. Vincono i cacciatori, perciò, vince la legge del più forte a far da velo trasparentissimo all’incapacità di allestire un piano per la cattura dell’animale per un suo ricollocamento negli spazi più idonei alla sua ed altrui sicurezza».

E c’è anche chi ha risposto con una lettera molto ironica all’alpinista (nonché deputato europeo) Reinhold Messner dopo che quest’ultimo aveva espresso il suo parere in merito alla questione facendo quasi della “psicanalisi animalesca”, sostenendo tra le altre cose che Bruno non si sarebbe reso conto che il posto dov’era finito non era il suo habitat naturale, che il suo habitat in realtà erano i boschi del Trentino dove è nato… mah!
Ad ogni modo alle lettere di lettori indignati si aggiungono anche alcune lettere polemiche nei confronti del “buonismo” diffuso di questi giorni. E tutto sommato qualcuno ha anche ragione, come l’autore del primo dei tre stralci di lettere seguenti che si riallaccia al discorso con cui ho aperto questo post e con il quale mi ritrovo certamente d’accordo (e potrebbero essere citati moltissimi altri casi simili a quello indicato).

«Attenti al buonismo forzato da “settimo cielo”, per l’orso bruno. Ovviamente, esistevano alternative ed è molto strana una reazione del genere da un Paese, la Germania, che ha una sensibilità venatoria più accentuata della nostra. I problemi dell’animalismo spinto non sono questi! Sono i casi dello scoiattolo americano nel bosco di Stupinigi, che in breve ha quasi totalmente decimato la popolazione degli autoctoni […]».

«Sono sicuro che tutti coloro che hanno versato lacrime per l’orso ucciso (stupidamente ed inutilmente, ovvio…) non mangiano più carne animale, altrimenti perché non piangere per i milioni di polli o maiali macellati ogni giorno?»

«E se un giorno quell’orso aggredisse un bambino anziché le pecore, che cosa direbbero quelli del WWF che lo hanno liberato?»

All’ultima delle tre lettere citate, però, risponde involontariamente un altro lettore con queste parole:

«La scorsa settimana ero in bici a Caprera. C’era un cartello stradale: “Vietato dar da mangiare ai cinghiali”. Anche un cinghiale potrebbe aggredire un bambino, come un cane od un gatto! Abbattiamoli tutti».

Ancora sul nucleare…

Brevissimo aggiornamento prima di andare a dormire (e sarebbe ora dato che domani mattina mi alzerò prestino per andare a scattare qualche foto) riprendendo il discorso sul nucleare; girando per i vari blog che seguo, ho visto che anche Beppe Grillo ne parla sul suo blog. La cosa che salta subito all’occhio sono le cifre relative ai costi dell’energia nucleare, superiori a quelli di qualsiasi altra fonte di energia. E non è Beppe Grillo a dirlo, ma gli studi di prestigiose università statunitensi ed anche uno studio della Bocconi di Milano…

Riporto pari pari: «Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) il costo di 1 kWh di energia elettrica [prodotta da centrali nucleari, ndr] costa 6,13 cent/$, da gas 4,96 cent/$, da carbone 5,34 cent/$, da fonte eolica 5,05 cent/$. Risultati analoghi sono stati presentati da studi della Chicago University e del Massachusetts Institute of Technology».

Meditate gente, meditate…

Ottimismo scemato…

Penso che questo sarà l’ultimo post sul tema elezioni e politica. Ma non posso fare a meno di scrivere due parole nell’attesa dei risultati del voto. Beppe Grillo nel suo blog già questo pomeriggio dava per vittorioso Prodi, invitandolo a “pedalare” già da domani mattina per cambiare alcune delle pessime scelte del governo di centrodestra. Purtroppo, man mano che passavano le ore, quell’enorme divario annunciato dai primi exit polls è andato calando e il risultato non è ancora così chiaro.
Mi fa paura pensare ad altri 5 anni di Berlusconi. Torna la paura per il mio lavoro (che con il centrodestra rischia di diventare alquanto precario), torna la paura per una politica internazionale americanista… e la paura aumenta se penso a quali schifezze potrebbero fare in altri 5 anni di governo sul tema ambientale, tra centrali nucleari, ponti e quant’altro! E su questo aspetto spero che Prodi ed i suo alleati diano ascolto a Beppe Grillo che su questo tema è oramai una voce più che autorevole!

Beh… adesso ho QUASI sonno, vorrei dormire, ma non riesco a fare a meno di fare zapping tra “Matrix” e “Porta a Porta” in attesa di un risultato definitivo. Temo però che a questo punto vedremo il risultato solo domani mattina…

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