rapaci

Una mattinata surreale

Riprendo dopo lungo tempo a scrivere sul mio blog per raccontarvi la mattinata surreale che ho vissuto ieri.

Da alcune settimane nel mio salotto fa bella mostra di sé una fotografia di pulsatilla vernalis; si tratta di una foto del calendario dell’albergo Bad Moos che ci è stato regalato lo scorso anno in occasione della nostra vacanza a Sesto Pusteria. Questa immagine mi ha fatto venire la voglia di tornare a realizzare uno scatto simile.
Il 25 aprile di due anni fa alla fine di aprile, durante un’uscita fotografica in alta Val Passiria in località Ulfas, abbiamo trovato un prato con moltissime pulsatille, ma a causa del cielo grigio molte di esse erano chiuse e non sono riuscito a realizzare lo scatto che avrei voluto. Quello qui sotto, realizzato quel giorno con l’iPhone, è solo un esempio di ciò che ho ottenuto quel giorno.

Pulsatilla vernalis

Dato che ieri il meteo dava sole e visto che nei giorni scorsi è nevicato su tutta la nostra regione, ho pensato di alzare la posta: avrei infatti potuto trovare spunti fotografici interessanti con i fiori circondati o parzialmente coperti dalla neve oltre magari qualche incontro fortuito con la fauna locale.

Così ieri mattina mi sono diretto verso Moso in Passiria e poi in località Ulfas dove ho intrapreso una breve escursione. I prati brulicavano di vita nonostante il freddo quasi anomalo per il periodo (-2° circa).
Arrivato al piccolo parcheggio, però, ho cominciato a pensare che non avrei avuto molte chance di ottenere gli scatti che volevo; già intorno ai 1500m era tutto coperto da buoni 10 cm di neve fresca che, salendo leggermente di quota, sono diventati poi quasi 20 cm. Non ero pronto né tantomeno attrezzato per una situazione del genere e quindi ho deciso di desistere e cambiare meta. Peccato, perché proprio nel momento in cui mi sono fermato ho osservato in lontananza un capriolo che saltellava in mezzo alla neve fresca!

Strada forestaleParcheggio innevato
NevePrato innevato

Tornato all’auto mi sono diretto verso la laterale valle di Valtina e quindi verso Passo Giovo. Anche qui però la situazione non era molto diversa; non che mi aspettassi di trovare le pulsatille, ma pensavo di raggiungere comunque il limite della neve per fotografare altri fiori come primule, crocus e farfaracci. Purtroppo intorno ai 1000-1200 metri la stagione è già più avanti, mentre salendo di quota la situazione era nuovamente quella vista nella piccola frazione di Ulfas: diversi centimetri di neve fresca che ricoprivano tutto.

Temevo sarebbe stata una delle tante uscite a vuoto, ma finalmente… un piccolo colpo di fortuna. Scendendo per la strada del Giovo, nei pressi di Valtina, ho visto con la coda dell’occhio un gheppio (Falco tinnunculus) fermo su un cavo a pochi metri dalla strada. Mi sono fermato appena possibile con l’intenzione di tornare indietro di qualche decina di metri, ma dopo il passaggio di alcune auto a velocità elevata il gheppio si è spostato su un albero nei prati sottostanti la strada. A quel punto ho deciso di scendere dall’auto per cercare un posto da cui osservarlo e fotografarlo.
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Mi sono seduto con il teleobiettivo imbracciato a ridosso di una vecchia stalla e ben presto i gheppi sono diventati tre, facendo voli e hovering nella classica posizione dello spirito santo.  Ad un tratto dal boschetto sottostante è spuntato un rapace molto più grosso, ma a me anche molto famigliare: una poiana (Buteo buteo) seguita poco dopo da una seconda poiana. Le due hanno poi volteggiato più volte intorno alle punte degli alberi vicini per poi allontanarsi.
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Dato che i gheppi facevano lo spirito santo dandomi le spalle, volando controvento, ho deciso di spostarmi di un centinaio di metri più a monte. E’ a quel punto che di gheppi in volo ne ho visti ben 9 contemporaneamente sopra lo stesso campo, a cui se ne aggiungevano altri 3 nel campo sottostante. Tra quelli in volo e quelli posati, in totale i gheppi erano almeno 13 esemplari sui due piccoli appezzamenti di terreno!
Ad un tratto dagli alberi è spuntata nuovamente una figura più grande, ma non si trattava di una poiana. Inizialmente ho pensato ad un falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), mentre al secondo volteggio ho capito che si trattava invece di un nibbio bruno (Milvus migrans). Anche lui mai visto da così vicino!
Insomma… nonostante la mattinata non sia andata come me l’ero prefissata, ho avuto comunque una bella soddisfazione. Ed a conclusione della stessa nel campo in cui mi sono fermato ad osservare le evoluzioni dei rapaci, contro ogni mia aspettativa, insieme alle classiche primule gialle anche i primi esemplari di orchidee (Neotinea tridentata).
Se penso che la giornata è iniziata con una camminata in quasi 20 cm di neve fresca, non trovo altre parole per definire la mattinata di ieri se non appunto… surreale!

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