orchidee

Fiori ad Aica di Fiè

Due giorni fa mi trovavo al Comune di Tires per lavoro e sapendo che Georg, uno dei dipendenti, è un appassionato naturalista, lunedì gli ho chiesto se per caso conosceva qualche posto dove trovare orchidee in fiore. Con grande cortesia, Georg si è offerto di accompagnarmi; così la mattina del 25 maggio ho caricato in auto anche lo zaino fotografico (oltre a quello dell’ufficio con dentro il laptop) ed intorno alle 17.00, al termine della giornata lavorativa (7 ore di formazione in affiancamento full immersion) ci siamo recati nella vicina Aica di Fiè dove con pochi minuti di cammino abbiamo raggiunto una zona davvero molto ricca di fiori.

Obiettivo principale dell’uscita sarebbero stati alcuni esemplari di Cephalanthera damasonium, orchidea bianca molto bella e simile alla C. longifolia da me fotografata un paio di anni fa a Lana. Ahimè però le infiorescenze che Georg aveva trovato lo scorso venerdì erano ormai già quasi del tutto sfiorite; il caldo degli ultimi giorni le ha purtroppo avuto la meglio su questi fiori delicati. Sorpresa positiva invece la presenza di un esemplare di Platanthera bifolia, altra bella orchidea che avevo già trovato qualche anno fa a San Vigilio di Marebbe. Ecco uno degli scatti a questa orchidea!

Platanthera bifolia

L’uscita ad ogni modo non si è fermata lì, nonostante il parziale insuccesso… Una cosa che mi ha davvero sorpreso è la grande varietà di specie presenti: fiori, ma anche moltissimi insetti che nelle mie uscite non mi era mai capitato di vedere. Con altri 5-10 minuti di cammino siamo arrivati ad una zona paludosa in cui a farla da padroni erano il trifoglio orsino (Menyanthes trifoliata) ed il fior di cuculo (Lychnis flos-cuculi). Qui abbiamo trovato anche alcune piccole piante di Veronica sp. (ahimè Georg mi ha indicato anche la specie, ma non ricordo il nome), particolarmente ostiche da fotografare per via della loro dimensione (l’intera infiorescenza è alta 2-3 cm). Ancora qualche scatto…


Sulla strada del ritorno non è mancato l’incontro con una farfalla podalirio (Iphiclides podalirius), anche se le sue condizioni non erano proprio delle migliori…

Castelfeder: natura e archeologia

L’anno scorso, verso metà maggio, segnalavo agli amici della mailing list “La flora in Trentino Alto Adige” la presenza di alcuni esemplari di Cephalantera longifolia nella zona di Lana. E dato il mio interesse verso le orchidee spontanee, qualcuno in risposta mi segnalava la presenza di molte orchidee in fiore nel biotopo di Castelfeder, sulla collina compresa tra i comuni di Ora e Montagna.
Così quest’anno mi sono voluto informare su cosa effettivamente ci fosse a Castelfeder. La zona di per sé già merita, grazie anche alla presenza di numerosi siti archeologici che testimoniano l’ampia presenza di insediamenti nel corso dei secoli e che rendono il paesaggio particolarmente affascinante. Ma per quanto riguarda le presenze vegetali, la risposta è stata: Orchis morio.
Ok… il giglio caprino (come viene chiamata questa orchidea) è forse tra le più comuni, ma si tratta comunque di una specie che mancava nella mia piccola checklist personale. E allora, dopo due settimane di pioggia costante, sabato scorso ho finalmente avuto l’occasione di farci un giro in compagnia di mia sorella…


Devo dire che sono contento di come è andata l’uscita. In primo luogo perché è stata una mattinata piacevole, ma non da meno il fatto che finalmente, dopo parecchio tempo (visti gli impegni famigliari), sono riuscito a tornare a casa con una serie di scatti carini che mi hanno lasciato piuttosto soddisfatto.
Alcuni dei nuovi scatti li trovate nelle gallerie ed in particolare nelle sezioni “Fiori e piante“, “Orchidee spontanee” e “Scorci e paesaggi“. D’ora in poi sarà abbastanza semplice identificare le nuove immagini visto che, una volta inserite, saranno ai primi posti nelle anteprime.

Approfitto di questo post anche per segnalare la mailing list cui accennavo all’inizio di questo post. Alcuni di voi forse conosceranno EBN Italia e la mailing list con cui molti birdwatchers si scambiano informazioni sulle osservazioni fatte. Di questa mailing list esistono anche dei gruppi locali, molto attivi e utili ad appassionati e studiosi della fauna. Quindi lo scorso anno mi son chiesto: perché non fare lo stesso con la flora? Perché non scambiarsi informazioni su presenze vegetali e su fioriture della nostra regione?
Così ho aperto la mailing list “La flora in Trentino Alto Adige” con lo scopo di condividere informazioni di questo tipo. Purtroppo da un anno a questa parte non sono ancora molte le iscrizioni né tantomeno i messaggi in lista; dunque se tra chi mi legge qualcuno abita in Trentino Alto Adige e vuole contribuire, ben vengano le nuove adesioni!

Una giornata nel Parco dello Stelvio

Quando nell’ultimo post parlavo di orchidee era già prevista per sabato 5 luglio una trasferta fotografica nel Parco Nazionale dello Stelvio, MA visti i precedenti ho scaramanticamente deciso di non dire nulla… e forse a qualcosa è servito, perché è andato quasi tutto come previsto. Quasi… perché uno degli obiettivi principali dell’uscita sarebbero state le stupende Scarpette di Venere (Cypripedium calceolus), tra le più belle orchidee spontanee delle Alpi ed ormai molto rare.
Ma ai piedi degli splendidi ghiacciai dell’Ortles, la giornata è iniziata con una piccola delusione; arrivati nel luogo dove normalmente si possono trovare queste particolari orchidee, abbiamo purtroppo constatato che i pochi esemplari presenti erano già sfioriti.

Fortunatamente il territorio offre molte opportunità… che Maurizio, Paolo ed io non ci siamo lasciati scappare! Lasciata la zona delle “scarpette”, dopo un paio d’ore di girovagare, ci siamo avviati lungo i tornanti della strada che porta al passo dello Stelvio, nella speranza di trovare altri fiori da fotografare e magari un po’ di farfalle (che qui hanno una densità di popolazione sorprendente).
Passati i 1800 metri s.l.m. la prima cosa che ci è saltata all’occhio è stata la presenza di numerosissime piante di giglio martagone (Lilium martagon), fiore da forma e colore davvero belli; alché alla prima piazzola utile ci siamo fermati ed abbiamo esplorato i dintorni, fotografando diversi soggetti sia floreali che animali. Purtroppo, a causa delle condizioni del tempo non particolarmente favorevoli, le farfalle non erano granché presenti. Ma la giornata è stata comunque un susseguirsi di emozioni.

La prima ci è stata regalata da due cuccioli di marmotta che sono passati proprio vicino a noi per poi nascondersi in una tana ai margini della strada; difficile riuscire a fare delle foto degne di nota, ma anche la sola osservazione è piacevole. L’emozione più forte, però, è venuta senza dubbio dall’aver potuto osservare a lungo, a circa 50 metri da noi, una bella femmina di capriolo che si è lasciata fotografare per nulla intimorita!

Stavamo per tornare alla macchina, quando sopra di noi, in mezzo agli abeti, ho sentito un rumore abbastanza forte. Alzando lo sguardo ho intravisto un animale dal pelo fulvo che brucava incurante della nostra presenza. Era una femmina di capriolo!
Inizialmente sembrava si stesse spostando verso il fitto del bosco, senza lasciarci alcuna possibilità di immortalarla; ma poi è ritornata indietro, mettendosi invece in una posizione a noi molto favorevole. Ogni tanto alzava lo sguardo, ci guardava, poi tornava a brucare come niente fosse.
Era tanto tempo che speravo mi si presentasse un’occasione simile, ma devo dire che è stata del tutto inaspettata e molto emozionante!!  :boogie:

Prima di concludere questo post (vista anche l’ora tarda), vi mostro qualche altro scatto realizzato nel corso della giornata.

Ochlodes silvanus. © G. Perbellini 2008.

Tutte le immagini che vedete sono state scattate nella zona poco sopra Trafoi, ad esclusione della prima farfalla che arriva invece da Rablà dove, sulla strada del ritorno, abbiamo fatto una veloce puntatina per verificare l’eventuale presenza di specie interessanti al laghetto dei pescatori.

Avelengo con sorpresa!

E’ da un po’ di settimane che mi ripropongo di andare in cerca di orchidee da fotografare, anche se finora era rimasta solo un’idea e non si è concretizzata per tutta una serie di motivi. Ieri però, durante una breve camminata verso il rifiugio Parete Rossa nella zona di Falzeben/Merano 2000 (con scopi di altro genere), il mio occhio si è lasciato attrarre da un fiore rosa che pareva tanto essere un’orchidea… e lo era!
Più precisamente Dactylorhiza maculata, splendido fiore che avevo già avuto l’occasione di fotografare a San Vigilio di Marebbe un paio di anni fa e che inaspettatamente mi si è presentato davanti in un luogo in cui mai avrei pensato di trovarlo.

Ed oltre a queste, ho trovato anche una forma albina della stessa specie (foto 2), anche se ancora quasi completamente chiusa, ed un paio di esemplari di Listera ovata (foto 3), orchidea abbastanza comune ma non facilissima da individuare a causa del suo aspetto poco appariscente.
Che dire… è stata una piacevole sorpresa a cui spero di dare seguito anche il prossimo weekend!

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